“L’annosa diatriba, che vede coinvolti il comune di Crotone e la multinazionale ENI, ha procurato nel corso degli anni danni ambientali ed economici alla nostra citta’, non a caso è stata condannata con una sentenza del 2012, ormai nota a gran parte della cittadinanza, emessa dal Tribunale di Milano a pagare alla Città l’importo di 56,2 milioni di euro per “danno ambientale”, così come ancora non sono stati meglio specificati, quantificati o quantificabili i danni da subsidenza derivanti dall’estrazione di Gas dal sottosuolo Crotonese – è quanto afferma il M5S di Crotone. Da quando il M.U. di KR è attivo sul nostro territorio, più volte ha evidenziato lacune sia comunicative che comportamentali che rasentano la tolleranza etica da parte dell’ENI nei confronti della città di Crotone. Il M.U. si è mosso nel corso degli anni con azioni ufficiali atte a mettere in risalto queste lacune, per tanto non si può che criticare e non condividere quanto emerso in queste ultime settimane relativamente alla transazione ENI – Jonica gas – Comune di Crotone. Questa ennesima “porcata” che l’amministrazione Vallone si accinge a sottoscrivere ai danni della Città ci pone in una posizione di netto contrasto con ciò che si sta cercando di far passare occultamente e con rapporti meramente individuali.
Cronologia dei fatti
In particolare, per chi non fosse aggiornato sul fatto che questa amministrazione comunale sta portando avanti, chiariamo: La transazione è sorta per una vicenda che portò un ex sindaco a chiudere i rubinetti del gas a Eni. Da lì nacque un contenzioso con pretese reciproche del Comune e di Eni. Poi la vicenda venne chiusa con un primo accordo nel 2008 e quella di cui parliamo oggi sarebbe il rinnovo di quella transazione. La convenzione è totalmente a sfavore della città di Crotone e appare contrassegnata da contorni poco chiari. Nel testo si legge che Ionica Gas si impegna a far sì che Syndial trasferisca al Comune la proprietà del complesso immobiliare Santa Croce, valutato 1.449.000 euro. Ionica Gas, si legge ancora nel testo, metterà a disposizione del Comune l’importo necessario per il pagamento a Syndial del prezzo di vendita del complesso. Ma l’acquisizione del Complesso Santa Croce è un pessimo affare, in quanto gli immobili sono fatiscenti e andrebbero ristrutturati con investimenti ingenti. Inoltre, i termini dell’accordo risultano più che particolari: in pratica Ionica dà al Comune più di un milione di euro per comprare un edificio di proprietà della Syndial. I soldi quindi passano da Eni e ritornano ad Eni. Poi c’è la questione dei 600 mila euro di bonus energia e gas (meglio definito gas devettoriato), che però sono destinati solo a chi è cliente Eni gas Power! Un rapido calcolo sul numero delle utenze, che si ipotizzano 50.000, il bonus equivarrebbe a 12 euro. Una somma a dir poco inconsistente, anche a fronte dell’8% di estrazione in più che la società pone come requisito per l’erogazione di ulteriori bonus. Il vantaggio insomma sembra sbilanciato nettamente verso l’azienda. È impossibile non chiedersi: quali sono i benefici per la comunità?
Il tutto lo si voleva far passare al Consiglio Comunale come un atto di routine nell’anonimato più assoluto con il consenso degli yes man che oggi siedono sugli scranni della maggioranza. Noi, come Meetup di Crotone – cittadini M5S, ci dichiariamo pronti a sostenere le iniziative proposte da associazioni e cittadini liberi che hanno partorito quello che rappresenterà il primo step atto a ripristinare la legalità di questa amministrazione, ed invitiamo chiunque ad aderire all’iniziativa che formula una richiesta di chiarimenti ufficiali sui molti lati oscuri che caratterizzano la vicenda ed, in alternativa, ad una sottesa assunzione di responsabilità, da parte dell’amministrazione stessa, ove questa non dovesse avere riscontro. Ciò, in virtù del fatto che, in riferimento ai documenti dei quali è venuto in possesso il consigliere Fabrizio Meo e le associazioni (alle quali chiediamo visione e condivisione), si delinea il reato di danno erariale per tutta la collettività, e noi cittadini 5 Stelle non lasceremo niente di intentato che possa riportare alla legalità ed alla trasparenza amministrativa la giunta comunale. Ribadiamo altresì che promuoveremo e sosterremo tutte quelle attività di iniziativa popolare previste nel Titolo Ottavo (artt. 52-53-54) del Regolamento per la Partecipazione Popolare del Comune di Crotone così come previsto anche dell’art.8 legge 267/2000 che indicano e tutelano le forme di partecipazione e consultazione popolare del tipo istanze, petizioni, o anche referendum su una questione che riteniamo di particolare interesse economico per la collettività dichiarandoci pronti ad ostacolare con tutti i mezzi democratici a disposizione ulteriori atti lesivi per la già vessata comunità Crotonese.”
Riusciranno i nostri eroi a mandare a casa questo governicchio ed eleggere un sindaco che ami la città e che faccia l’interesse del popolo ?
Ai nostri concittadini l’ardua sentenza…
iniziativa lodevole.Per me al momento e’necessario bloccare la transazione perche’iniqua nei confronti della cittadinanza crotonese.Queste sono rimostranze lecite e puntuali.E’pero’necessario ,per il momento,agire con cautela nei confronti di eni.Non bisogna buttare l’acqua sporca insieme al bambino.Spero che nel prossimo governo della citta’ci siate anche voi per cui sara’necessario sedersi ad un tavolo con eni difendere crotone ed i suoi diritti senza accontentarsi delle briciole.Proiettiamoci al dopo elezioni:se al tavolo con eni si presenta una coalizione che ,pur avendone piu’che giustificati motivi,non e’ sta ta acida ,aggressiva nei confronti dell’eni la trattativa parte bene.A questo punto che bisogna strappare con le unghie e con i denti il dovuto ad eni non le briciole.Penso che strategicamente questa sia la strada migliore per crotone