Per il gruppo LaAv di Cirò Marina, “Conoscersi Meglio”, come recitava il titolo dell’incontro promosso dal sodalizio lettura ad alta voce, con gli immigrati provenienti dall’Ucraina, “non vuol dire solo passaggio di notizie, ma condivisione di momenti emozionanti nei quali ci si comprende nella totalità dei gesti”, come ha dichiarato Dina De Marco promotrice della nascita del fattivo e propositivo movimento nazionale. “Il Pane dell’accoglienza” posto al centro del tavolo predisposto all’interno del salone di Palazzo Porti, sede ospitante la manifestazione, è stato vissuto intensamente dal popolo ucraino presente e dai molti ciromarinesi intervenuti, perché ha offerto all’ospite ciò che di più prezioso dà la loro terra: il grano. “Questo gesto, come ha dichiarato la stessa De Marco, così sacrale, ha affascinato ed emozionato tutti i presenti ed io stessa non vedevo l’ora che avvenisse, perché ritengo che non ci possa essere regalo più bello, come il condividere la cosa più semplice e nello stesso tempo più preziosa”: il grano. La manifestazione, inserita nella programmata “settimana della famiglia” voluta dall’amministrazione Comunale e predisposta dalla Vice presidente del CSV Aurora di Crotone, Lucia Sacco, in concerto con le altre associazioni del territorio, ha fatto sì che per un pomeriggio, le famiglie immigrate Ucraine sentissero forte la loro appartenenza alla loro terra, integrandosi, pur con mille difficoltà nel nostro tessuto sociale con umiltà, sensibilità, fatica, ma anche amore. Elena, Vittoria, Oxana e tutte le altre donne presenti non hanno voluto parlare del difficile momento che vive la loro terra a causa del drammatico conflitto in essere, ma hanno voluto presentare alla numerosa platea intervenuta, la loro cultura, le loro radici storiche, culturali, religiose, il loro attaccamento ad una terra meravigliosa e ricca di tradizioni e storia. Un momento per conoscersi meglio, incontrarsi e integrarsi.
“L’integrazione, infatti, come ha aggiunto Dina De Marco, con i cittadini stranieri, debba partire proprio dal condividere le quotidianità e conoscersi per migliorarsi e per comprendere quanto sia importante non staccarsi mai dalle proprie radici. In questa settimana dedicata alla famiglia, il gruppo LAAV, con questo evento, ha voluto sottolineare come le donne ucraine siano il trait d’union tra le famiglie che operano in Italia e le loro, che sono lontano e che vivono situazioni difficili ma, grazie al sacrificio ed al loro impegno nelle nostre famiglie, possono contribuire a far vivere i loro cari più serenamente”. Hanno in sostanza voluto dare ancor di più un segnale di pace e dire: “vedete che terra stupenda e l’Ucraina? conserviamola intatta, non distruggiamola”. Un messaggio che vorrebbero giungesse alla loro terra per alleviare la sofferenza che sicuramente si portano dentro. Poco importa se Italiani, Francesi, Ucraini, Romeni o di altra nazionalità, la famiglia rimane al centro di ogni ricordo, di ogni storia, della cultura dei popoli. Il sonetto letto in perfetto inglese da Paola Ierise e ripetuto in italiano da Rosa Caruso, sono stati due momenti che si sono intersecati con i commenti a cura di Elena, Roxana e Vittoria, donne Ucraine perfettamente intergrate che hanno dato senso e testimonianza a questo intenso scambio culturale e umano. Il saluto di Pina Malena, prossima presidente della Commissione pari opportunità che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e del presidente della Biblioteca Comunale, Scarpelli, sono stati l’introduzione di questa giornata di interscambio culturale e umano.
Questi i commenti di Gino Sgrò, attuale guida del gruppo LaAv e di Mariapaola Ierise, socia LaAv.
Mariapaola Ierise: Questo incontro interculturale si è dimostrato un momento di aggregazione e di civiltà che ha portato in sé ulteriori valori aggiunti: la possibilità di ricevere stimoli per la curiosità umana e culturale di ciascuno, l’arricchimento che deriva dalle conoscenza di aspetti legati alla storia ed alla cultura di un terra straniera e – anche sulla base di tale conoscenza – l’opportunità di apportare nuovi elementi al proprio bagaglio personale per apprezzare le diversità interculturali e stabilire una comunicazione ed una interazione “informata”, più profonda e consapevole. Il gruppo LaAV ha, inoltre, idealmente portato un soffio di aria di casa alla comunità ucraina presente sul nostro territorio, al contempo rendendo protagonisti volontari di nazionalità ucraina che hanno accolto noi e i loro connazionali in un abbraccio colmo di orgoglio e passione, motivato non da senso di riscatto quanto piuttosto da una forte motivazione di condivisione.
Gina Sgrò: Non posso non definire costruttivo l’esito del primo incontro interculturale “Conosciamoci meglio” con la comunità ucraina in Cirò Marina, organizzato e condotto dal Gruppo LaAV. Abbiamo registrato una cospicua presenza di cittadini di quella terra, attenti, in religioso silenzio e rispetto di quanto andava accadendo, sin dalla lettura del Sonetto N. 29 di W. Shakespeare, con cui ha avuto inizio l’evento. La riprova della sentita partecipazione l’abbiamo vista alla fine dell’incontro, quando, in un clima di serena festosità, si sono lasciati andare in un canto estemporaneo e spontaneo che ha coinvolto tutti, dopo l’ultimo video-filmato che ha commosso molti dei presenti, non solo per la dolcezza della musica ma anche per le toccanti parole di invocazione di pace e protezione per la propria terra.