La Confapi Calabria 2.0, in persona del Presidente Dott. Francesco Napoli, quale associazione datoriale aderente a Confapi con sede in Roma, allo scopo di tutelare gli interessi delle imprese ad essa Associate, anche attraverso un’attività di sensibilizzazione delle Istituzioni, ha ritenuto doveroso rappresentare al Dott. Giuseppe Tripoli, Garante per le micro, piccole e medie imprese presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’attuale situazione di criticità ed immobilismo interessante i bandi per l’occupazione e l’innovazione della Regione Calabria assistiti da Fondi Comunitari. E’ ormai divenuta “cattiva prassi” della Regione Calabria annunciare agli imprenditori e, più in generale, ai cittadini l’esistenza di Fondi Comunitari per favorire lo sviluppo, l’innovazione delle imprese e l’occupazione dei giovani, attraverso la pubblicazione di bandi regionali, per i quali, epperò, la lentezza della procedura burocratica (circa tre anni per la pubblicazione della graduatoria definitiva e per la firma delle convenzioni) finisce per paralizzare l’attività delle imprese partecipanti che, nel medesimo periodo, o trovano un’alternativa più svantaggiosa o nelle maggioranza dei casi giungono a soluzioni drastiche quali la cessazione dell’attività.
Nell’ottica di favorire lo sviluppo del territorio attraverso l’attività delle imprese associate e così raggiungere l’obiettivo della crescita occupazionale, questa Associazione ha compiuto un’attività di monitoraggio di alcuni bandi regionali, scoprendo una realtà poco edificante. Nel rappresentare tale situazione, questa Associazione ha chiesto al Garante di voler prendere atto della situazione di criticità, adottando, ove possibile, le soluzioni che riterrà più opportune ed efficaci e, contestualmente, ha proposto l’istituzione di un organismo che provveda, presso ciascuna Regione destinataria di fondi strutturali comunitari, al monitoraggio settimanale del grado di raggiungimento degli obiettivi e dei tempi di ciascun bando e, ai fini prettamente pratici, che persegue questa Associazione affinché sia concretamente possibile, nell’arco di 5 mesi dalla pubblicazione di un bando di acquisti e servizi per le imprese, procedere con la sua rendicontazione. Quanto sopra, attraverso la previsione di sanzioni effettive e concrete ai danni dei funzionari e/o dirigenti pubblici che ritardino immotivatamente ed illegittimamente l’iter amministrativo, affinché attraverso un progetto di adattamento della Pubblica Amministrazione alle esigenze delle Piccole e Medio Imprese sia possibile eliminare gli ostacoli amministrativi che impediscono alle aziende di piccole dimensioni di contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese.