Dal 31 maggio al 2 giugno si è tenuto presso il Palasport di Andria, l’edizione 2014 del Torneo Italia “Alberto Mura”, uno dei più importanti tornei a livello nazionale. 153 i pugili delle categorie Schoolboy (46), Junior (48) e Youth (59), che vi hanno preso parte. La competizione, indetta dalla FPI, è stata organizzata in collaborazione con l’ASD Acc. Pugilistica Andriese (BAT) ed ha avuto il patrocinio del Comune di Andria e della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Alla manifestazione, che ha riunito pugili provenienti da tutta Italia, ha partecipato anche il bravo pugile cirotano Cataldo Nigro della Kroton Boxe, all’esordio nella categoria Youth (60 Kg). Bisogna dire che i sorteggi non sono stati affatto benevoli per il nostro pugile che ha trovato nel proprio girone avversari che hanno disputato un numero impressionante di incontri, variabile dai 40 ai 50. Ma ciò non ha di certo demoralizzato il giovane Nigro ed il suo allenatore, il campione Tobia Loriga il quale ha accompagnato e seguito Cataldo in ogni momento delle giornate che hanno preceduto gli incontri.
Gli incontri
All’esordio Cataldo ha affrontato il pugile sardo Fabio Zanda, pugile coriaceo e molto aggressivo, un vero picchiatore. Dopo qualche secondo di evidente e comprensibile emozione Nigro colpisce l’avversario al volto con un preciso destro che fa barcollare Zanda e da quel momento, come d’incanto, Cataldo si scioglie e mostra a tutto il pubblico presente la sua splendida boxe, fatta di tecnica e tattica sopraffina, la stessa che il suo allenatore ha fatto vedere in giro per il mondo nel corso della sua straordinaria carriera. Il responso è scontato vittoria per Nigro con verdetto unanime dei giudici. Al termine dell’incontro una pioggia di complimenti, proveniente dagli addetti ai lavori presenti alla manifestazione, ha investito il giovane cirotano ed il suo allenatore. Si arriva così al giorno della finale che oppone al nostro portacolori il pugile emiliano Elyes Hichri della Costantino Boxe. Si tratta di un pugile esperto, molto sicuro nei propri mezzi che tiene molto bene il ring, tanto da fargli rasentare, con il suo atteggiamento, la spavalderia. Il match inizia con una fase di studio in cui i due pugili si girano attorno senza colpirsi. Elyes Hichri inizia a boxare alla sua maniera, mani basse e colpi repentini. Ma di fronte ha un pugile che della tecnica e dell’intelligenza tattica sta facendo un suo cavallo di battaglia. Nigro parte alla grande, si muove sul ring senza dare punti di riferimento all’avversario, colpendolo in modo secco e preciso. Il pugile emiliano si rende conto che le cose non stanno andando per il verso giusto, alza la guardia, perde la tranquillità dimostrata nei match precedenti e subisce l’azione del nostro Cataldo.
Il verdetto e la sorpresa
Si giunge così alla fine dell’incontro che ha visto il nostro pugile dominare. Ma qui accade l’inimmaginabile. Al momento del verdetto quando ormai si attendeva l’annuncio della vittoria di Nigro, la giuria comunica che l’incontro è finito pari e la preferenza andava al pugile emiliano per una inesistente maggiore propensione all’attacco di Elyes Hichri, che, per tutta onestà, si è limitato a sparacchiare qualche colpo, senza andare quasi mai a bersaglio. E’ vero che verdetti, per quanto bugiardi, vanno rispettati, ma quantomeno vanno, civilmente contestati. A voler pensare bene potremmo dire che i giudici si sono un po’ distratti nel corso dell’incontro. Tutto ciò però, nonostante l’iniziale scoramento da parte del pugile cirotano, del mister e di tutto lo staff, come ha tenuto a precisare Tobia Loriga, deve essere un ulteriore stimolo per Cataldo Nigro il quale può trarre, anche da queste disavventure, utili insegnamenti.