L’ I. C. “G.T. Casopero” fa il pieno di legalita’ e dichiara di stare “dalla parte giusta”.“La scuola come prima istituzione e presenza di legalità sul territorio, la scuola come luogo sociale di confronto, di discussione e di scelte, scelte di oggi e di domani, la scuola che valorizza la cultura e la formazione di una comunità, la scuola che coniuga legalità e quotidianità.” Con queste affermazioni, nella giornata del 30 di maggio, è esordita l’importante manifestazione tenuta presso l’Auditorium dell’ I. C. Casopero in conclusione del progetto di educazione alla legalità dal titolo “Dalla parte giusta”. Il tema della legalità, a cui la Dirigente, Dott.ssa Serafina Rita Anania, si dimostra fortemente sensibile, è convogliato in un incontro presieduto dalla stessa e dalla Giudice di pace Carmela Morise che opera presso la sede di Petilia Policastro, la quale è intervenuta ed ha interloquito con gli alunni dell’istituto e con quelli delle classi V della scuola elementare “G. Butera”.
Gli alunni, pronti con diversi interventi incentrati sull’importanza della nostra Costituzione, sul desiderio e la volontà di realizzare e perseguire una società migliore, hanno posto interessanti domande, a volte dal tratto spinoso, alla giudice di pace che con eloquenti risposte ha soddisfatto e chiarito tante curiosità. La manifestazione è stata intervallata dalla presentazione dei lavori svolti dagli alunni sul tema della legalità. Gli alunni della scuola elementare hanno recitato l’ Alfabeto della Legalità e fatto conoscere i diritti fondamentali dei bambini definendone l’importanza e la necessaria inviolabilità sottolineata dalla stessa giudice. Gli alunni della scuola secondaria di I° sono intervenuti con la presentazione dell’Albero della legalità, riferendo che rappresenta ognuno di noi che, come un seme e poi un albero, può e deve crescere e fiorire nella legalità che rappresenta l’unica fonte di giustizia civile. La legalità è stata inoltre raccontata con delle storie a fumetto dalle classi I e II B, un lavoro divertente che ha visto inscenare gli alunni storie di legalità come attori dei fotoromanzi. E’ stato mostrato durante l’incontro, inoltre, un manichino, creato dagli alunni di II A, che rappresenta un bambino che con la testa a forma di mondo dà un calcio ad un carrarmato in segno di lotta contro la guerra (grave forma di illegalità) e di voglia di pace. I ragazzi della III B e la III A hanno mostrato il lavoro nato dalla loro partecipazione al concorso “Ragazzi in aula”, indetto dalla Regione Calabria, dal tema “Educhiamo, Partecipiamo, Collaboriamo alla Libertà” con la realizzazione di 10 pose fotografiche che hanno rappresentato diverse sfaccettature della libertà e della legalità e di cui hanno ricevuto come riconoscimento una targa in argento. Per la realizzazione della manifestazione la Dirigente Scolastica ha ringraziato la referente per la scuola dell’infanzia e primaria Insegn. Concetta Mazziotti, la referente per la scuola media, la prof.ssa Clelia Geremicca, nonché tutte le docenti, i genitori e soprattutto gli alunni per l’entusiasmo e la voglia di conoscenza.