I Coordinamento della Rappresentanza Sindacale Unitaria delle Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia rispettivamente Adriano Sirianni, Eugenio Fausto Covello, Vincenzo Malacari e Antonino Daloi hanno scritto ai cinque candidati alla carica di Presidente della Regione Calabria per denunciare la difficilissima situazione in cui si trovano gli enti locali, i servizi pubblici e chi vi lavora. “La legge Delrio, infatti, prevede un percorso, ma c’è il timore fondato che i tagli pesantissimi in corso e quelli futuri mettano in crisi l’impianto dell’intera riforma e che, di questa forza lavoro, in realtà non voglia farsi carico nessuno. Il problema è impellente, perché, nonostante il termine per l’emanazione dei decreti di riordino delle funzioni provinciali sia stato prorogato al il 31 dicembre 2014, gli effetti combinati della riforma Delrio e dei tagli già apportati dalle precedenti manovre economiche, aggiunti a quelli previsti dal disegno di legge di stabilità per il 2015 (parliamo di tre miliardi in tre anni, pari a circa il 30% della loro spesa), porteranno le province e le città metropolitane dritte verso il default”.
“Sicché l’esito finale della riforma Delrio, ove non venisse adeguatamente governata, è facilmente prevedibile: caos istituzionale, disastri finanziari, tagli ai servizi, problemi infiniti nel trasferimento delle competenze e delle funzioni, problemi al limite dell’impossibilità gestionale legati alle sorti di 56.000 circa dipendenti delle province (oltre 3.000 nella nostra Regione). Per questi motivi, chiediamo ai candidati alla carica di governatore della Regione Calabria, anche in virtù del ruolo svolto finora da parte di alcuni di loro alla guida di una provincia calabrese, di prendere un impegno concreto a tutela dei servizi erogati dagli enti intermedi, garantendo al contempo tutti gli attuali livelli occupazionali”.