La presentazione della nascita della nuova associazione di categoria, Conflavoro che ha sede a Cirò Marina in Via Roma, ha avuto il suo battesimo venerdì pomeriggio con una ufficiale presentazione avvenuta a Palazzo Porti alla presenza di molti addetti ai lavori, commercialisti e consulenti del lavoro, rappresentanti di piccole e medie imprese, istituzioni, Sindaco in primis che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza e la valenza della nascita di una nuova associazione che potrà portare un positivo contributo a favore delle imprese e quindi del tessuto sociale della città. Quel tessuto sociale che “nelle piccole e medie imprese del territorio ha un ruolo insostituibile e fondamentale per l’economia della città” come ha detto nell’intervento di apertura, Antonio Gallella, presidente di Conflavoro, “ma che allo stato sono schiacciate dalla crisi economica che da un lato riduce i margini economici delle stesse e dall’altro deve fare i conti con un mercato globale che concorre a rendere ancor più instabili i mercati economici finanziari”. Conflavoro PMI (Confederazione Nazionale delle Piccole e Medie Imprese) che si occuperà della “promozione e accompagnamento dei processi organizzativi e aggregativi che, facendo sistema, proiettano il tessuto produttivo diffuso, verso le nuove opportunità di sviluppo dettate dall’evoluzione dei mercati. In sostanza la sua mission sarà quella di affiancare il titolare d’impresa, il professionista, l’amministratore per aiutarli a risolvere i problemi della propria attività a 360 gradi”.
A guidare la nuova Associazione un team di esperti che offrirà consulenza fiscale, legale e finanziaria, aiutando il titolare d’impresa, il professionista a trovare soluzioni, a migliorare il proprio trend economico finanziario, a risolvere i tanti vari problemi connessi alle proprie attività d’impresa. Un impegno che non può non prescindere dall’intervento del sistema bancario, come ha detto lo stesso Sindaco, Roberto Siciliani e l’assessore Sergio Ferrari, intervenuto anch’esso al convegno, i quali hanno sottolineato che una delle principali cause della crisi delle aziende è la difficoltà di accesso al credito, laddove, come ha chiaramente detto, Sergio Ferrari, “le banche rastrellano da noi e investono i nostri soldi al nord” sede delle direzioni generale degli Istituti creditizi. Una parziale risposta all’attacco al sistema bancario l’ha data il direttore generale della Banca del Credito Crotonese, BCC, dott. Giampiero Gallo, il quale ha riferito tutta una serie di numeri che starebbero a dimostrare che al contrario le banche, almeno quella da lui diretta, faccia il contrario, sostenendo positivamente il tessuto delle imprese, sociale familiare del comprensorio. Di accesso al credito e di fondi comunitari ha parlato l’ing. Salvatore Modaffari, mentre con un intervento a tratti dissacratore, ma incisivo e comunicativo, di nuovi strumenti per affrontare la crisi e delle strategie per salvaguardare i patrimoni, aiutandoli a difendersi dalla stesse banche, da Equitalia e quant’altro, ha parlato il prof. Simone Brancozzi, coordinatore dei consulenti aziendali d’Italia, il quale ha in prima battuta detto che se si vorrà uscire dal tunnel bisogna prima capire il momento in cui ci troviamo, perché il futuro sarà diverso e quindi “bisognerà abbandonare le vecchie abitudini e logiche e sfidare il futuro con idee e coraggio perché la sostanza e la concretezza prevarranno sulla forma”. A guidare questa nuova associazione, oltre al presidente Gallella, il vicepresidente Francesco De Franco, esperto in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, il segretario Salvatore Valente, architetto, l’economista Giovanni Patanisi, tesoriere.