“Ognuno di noi lascia dietro di se delle impronte, più o meno profonde in relazione al suo impegno verso gli altri. Quelle di Flavio erano molto profonde e sicuramente senza di lui, forse noi oggi non saremmo qui riuniti come scaut. Essere scaut non significa iscriversi ad una o altra associazione. Significa aver fatto una promessa a se stessi alla società. La “promessa” ad affrontare le difficoltà della vita sempre con il sorriso, affrontando ogni “impresa” con il maggiore impegno possibile e, pertanto, raccomando a tutti di conservare, sempre ed in ogni occasione, nel profondo del proprio cuore un pizzico di spensieratezza e di gioia giovanile.” Queste le parole pronunciate da Antonio Rocca, commissario della sezione Assoraider di Cirò Marina, che ha preso le redini del gruppo dopo la prematura scomparsa di Flavio Mingrone, deceduto a causa di una inguaribile malattia. Una scomparsa che però ha lasciato oltre al profondo dolore per la sua famiglia (come si ricorderà ha lasciato la moglie Teresa e i figli Francesco e Ilaria), quella dei suoi genitori, fratelli e sorelle, parenti e amici, anche la tristezza negli animi di chi lo ha conosciuto attraverso il suo impegno umano e sociale, attraverso la sua passione… lo scautismo. Al suo amore per lo scautismo, al suo impegno per promuovere e divulgare per primo nella nostra comunità lo scautismo che gli ha permesso di legare tanti rapporti con altri fratelli scaut, di favorire attraverso la divulgazione delle idee e dei principi scaut, l’amore per gli altri, per i valori familiari e della propria terra, dell’ambiente, della natura, gli ideali di libertà, che, domenica scorsa, come avevamo anticipato, è stata scoperta una pietra commemorativa in suo ricordo, nell’area del parco giochi comunale a ridosso della pineta comunale.
A scoprire la pietra, l’assessore Sergio Ferrari che ha rivestito i panni istituzionali della città in rappresentanza del Sindaco, assente per motivi familiari e i figli di Flavio, Ilaria e Francesco. Un momento toccante, sottolineato dagli applausi commossi dei tantissimi scaut intervenuti, della sua famiglia e dei familiari e poi, delegazioni venute da Catanzaro, Taranto, da tutti i gruppi scaut della città, presenti, Scaut Raider Calabri, Adultiraider, Agesci, l’Asci di Cirò e, naturalmente quanti lo hanno incontrato lungo il suo cammino e hanno condiviso con lui, esperienze, campi scaut, alza bandiera, veglie. La tradizionale alza bandiera ha avviato la commemorazione di questa pietra a lui dedicata, seguita dall’intervento dello stesso Assessore Ferrari che oltre a dare testimonianza di gratitudine verso Flavio e il suo impegno, ha letto una lettera a firma dello stesso Sindaco, con la quale il primo cittadino ha ricordato Flavio e tutto il mondo scaut, ringraziandoli per quanto fanno per la comunità e per i giovani. Una pietra che ricorderà a tutti coloro che indossano un “fazzolettone” o che lo hanno indossato che “una volta scaut, scaut per sempre”. Ricorderà a tutti che lo scautismo è vita, è impegno, è allegria, è gioia di vivere, è amore per se stessi e per gli altri, è rispetto delle regole, è legalità e giustizia. La giornata quindi è trascorsa, come giusto, con gli interventi del fratello Luca, con i ringraziamenti a quanti hanno collaborato per la riuscita dell’evento, all’amministrazione Comunale in primis, all’Associazione Città Pulita che ha realizzato il sito commemorativo. L’abbraccio ideale di tutti a Flavio e ai suoi cari, è quindi volato in alto come “una rondine allegra” per incontrarlo, certi che tutti un giorno ci si ritroverà per rivivere insieme i tanti momenti felici trascorsi insieme.