L’Assemblea elettiva della Confederazione Italiana Agricoltori della Calabria, composta da 90 delegati delle tre Province CIA, Calabria Nord, Calabria Sud e Calabria Centro, alla presenza del Presidente nazionale Dino Scanavino, ha eletto il 31 gennaio Presidente Regionale Podella Nicodemo, 49 anni, imprenditore agricolo di Crotone. Podella, con una lunga militanza tra le fila confederali, sempre in prima linea nella difesa dei diritti degli agricoltori e delle agricoltrici crotonesi e calabresi, è autentico interprete e sostenitore della riforma confederale voluta dal compianto Presidente Nazionale Giuseppe Politi, che vede gli agricoltori assumere per statuto la titolarità della rappresentanza.
Il Presidente Podella, chiamato a relazionare sul suo documento programmatico dal Presidente dell’Assemblea Alberto Giombetti – unitamente all’altro candidato alla presidenza Cosimo Violi – ha sostenuto che l’agricoltura italiana a livello mondiale è un modello vincente e la dimostrazione è rappresentata dai primati nella qualità, nella tipicità e salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno che è praticamente il doppio di quella di Germania, Francia e Spagna e il triplo di quella Inglese. Il ricambio generazionale – ha rimarcato Podella – dovrà essere un altro dei must del gruppo dirigente insieme agli inviti ai governi per togliere di mezzo una volta per tutte quegli adempimenti burocratici inutili che tolgono all’attività d’impresa molti giorni l’anno. Il momento storico che stiamo vivendo, secondo Podella, è difficile, complesso, ma ricco di opportunità e l’azione confederale sarà vana se la politica non ritrova il suo cammino, se non comprende le trasformazioni che hanno inciso in profondità nella vita quotidiana delle famiglie e delle imprese, se continua a confondere gli interessi particolari con quelli generali, sia in Italia che in Europa. Podella ha rassicurato i delegati calabresi che la CIA della Calabria sarà soggetto dialogante e affidabile, che concepirà l’attività sindacale con metodo concertativo che aliena compromessi al ribasso e che avrà in Agrinsieme lo sbocco naturale per una straordinaria esperienza per l’esercizio della rappresentanza, esaltando i valori della pluralità e dell’unità sindacale.