I carabinieri di Petilia Policastro hanno tratto in arresto Vincenzo Castagnino cl’56 perché a seguito di una perquisizione all’interno di una sua abitazione in Mesoraca sono stati rinvenuti ben 31,5 chilogrammi di marijuana.
Da tempo i militari del Nucleo Operativo, supportati dalle pattuglie in divisa del Nucleo Radiomobile e della locale Stazione stavano monitorando la piazza di Mesoraca, segnatamente nella frazione di Filippa, nella quale era stata notata un’anomala impennata di ragazzi (anche minorenni) trovati in possesso di spinelli e modiche quantità di marijuana; una decina i ragazzi infatti segnalati nelle ultime settimane quali assuntori alla Prefettura di Crotone, troppi per non cercare di stroncare la rete di approvvigionamento.
Proprio un caseggiato in via Foscolo, presumibilmente disabitato, è stato il primo ad essere perquisito alle luci dell’alba; il proprietario risultava essere tale Castagnino Vincenzo, con piccoli precedenti penali residente in una via limitrofa, il quale immediatamente dissimulava nervosismo e cercava di convincere i militari di essere estraneo alla proprietà dell’immobile in questione. Proprio tale atteggiamento, di solito una ottima cartina di tornasole per gli investigatori, ha convinto ancor più i militari della bontà della loro convinzione, ed una volta rinvenute nella disponibilità del Castagnino le chiavi dell’immobile, effettuavano un accesso trovandovi dentro pochi mobili, nessun segno di soggiorno recente, ma cosa molto più importante ben dieci grandi sacchi contenenti marjuana. Il Castagnino dapprima cercava una goffa quanto inutile fuga, in considerazione del dispositivo di cinturazione effettuato dai militari intorno l’immobile, per poi dichiarare di non saperne nulla riguardo all’immensa quantità di sostanza rinvenuta. Nella stessa stanza, adibita a supermarket della droga, sono stati rinvenute bilance, di precisione e di grande dimensioni e materiali per lo stoccaggio e confezionamento. Alla fine sono risultati essere 31.5 i kilogrammi di marijuana sequestrata, che ad un calcolo approssimativo avrebbero immesso nella piazza di Mesoraca droga per un controvalore economico di circa Euro 95.000. Il Castagnino veniva quindi dichiarato in stato d’arresto e su disposizione del Sostituto Procuratore di Turno, una volta terminate le operazioni di fotosegnalamento, tradotto in carcere a Siano.