Dopo il primo incontro avvenuto nel mese di febbraio scorso (leggi notizia), come promesso, l’assessore Sergio Ferrari, prima di inserire la materia dei tributi in uno dei prossimi consigli comunali, ha incontrato nuovamente la triplice sindacale, Cgil, Uil, Cisl. A dare maggiore autorevolezza all’argomento, che in questi giorni sta interessando molti cittadini che si vedono arrivare a casa cartelle relative al consumo del 2009, erano presenti i Commissari straordinari, Calenda e Di Vuono, oltre naturalmente al dirigente di settore, Nicodemo Tavernese. Tema centrale dell’incontro, la volontà reciproca, ha detto Ferrari, quella di “pagare tutti, per pagare meno”. Per raggiungere questo tanto inseguito obiettivo, la necessità di definire l’anagrafe tributaria che, non può non prescindere da una definitiva situazione toponomastica. Questo per facilitare la rilevazione delle utenze e quindi degli “evasori, che, va detto, evasori forse non sono se come sembra, non si sono visti mai recapitare alcun sollecito di pagamento, perché sconosciuti all’anagrafe tributaria della città”. Da qui, pertanto la necessità di definire la toponomastica e quindi rendere operativa e certa l’anagrafe stessa.
Da poco insediatosi alla guida dell’assessorato ai Tributi, dopo la delega ricevuta, il già assessore al bilancio, Sergio Ferrari, quindi, sembra intenzionato a riordinare il settore, con la stretta collaborazione di tutte le forze sociali e sindacali della città per cercare di rendere più equa e meno gravosa l’applicazione dell’aliquota che, ricordiamo, è ai massimi livelli, causa la dichiarazione di dissesto, accogliendo le diverse sollecitazioni che già da tempo i diversi attori sindacali della città, ma anche imprenditori e semplici cittadini, avevano esternato. Ragioni che porteranno alla creazione del Sit (Servizio Informativo Territoriale) per poi un’ulteriore tavolo tecnico per fine mese e quindi, come dicevamo, portare la materia all’attenzione del primo consiglio Comunale utile. Accelerazione che il neo assessore al ramo vuole imprimere anche perché la cittadinanza si appresta a dovere fare fronte, se non interverranno novità, anche a dovere fronteggiare l’aggravio della nuova Imu agricola, che se da una parte penalizza l’Ente che si vede sottrarre circa 250 mila euro di trasferimenti, è anche vero che in ogni caso a pagare saranno i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. In sostanza i Comuni saranno solo esattori per conto dello stato. Per questo e per altre ragioni correlate è quindi necessario arrivare a costituire e rendere trasparente e, aggiungiamo noi, pubblica, l’anagrafe tributaria.