Al Comune di Crotone si continua a parlare di rimpasto per quanto riguarda l’Amministrazione. Se avvenisse ciò sarebbe il quarto rimpasto in quattro anni.
Nell’attesa gli assessori continuano ad impegnarsi per risolvere i vari problemi o per mettere in essere progetti per favorire la crescita della città come nel caso dell’Assessore alla cultura Antonella Giungata, unica donna della Giunta Vallone.
Assessore Giungata, Perché manca la parità di genere al Comune di Crotone?
“La parità di genere manca in realtà nella testa di chi crede che la politica sia ad esclusivo appannaggio degli uomini. La politica invece si può e si deve declinare anche al femminile, nella consapevolezza che la determinazione e l’equilibrio delle donne sono una prerogativa importantissima di cui le amministrazioni non possono fare a meno.”
Ha avuto difficoltà nel suo impatto col mondo amministrativo?
“La prima volta che si inizia un percorso da amministratore credo che alcune difficoltà siano scontate per tutti. Spesso si arriva nelle istituzioni con alcune idee e convinzioni che poi sono costrette tutti i giorni a fare i conti con una macchina amministrativa che in Italia è ancora troppo lenta, ingessata, con una burocrazia che rende complicate anche le azioni più semplici e più urgenti. Nonostante tutto un giovane amministratore con la voglia di fare non si lascia certo scoraggiare e basta qualche mese di rodaggio per trovare il modo giusto per poter operare.”
Quanto è difficile fare l’assessore alla Cultura in una città come Crotone dove le risorse sono al minimo?
“Credo che con le risorse ridotte al lumicino sia difficile per tutti fare l’assessore e non solo alla Cultura. Forse noi assessori alla Cultura paghiamo un prezzo più alto rispetto ad altri assessorati perché nella concezione comune le risorse impiegate nella cultura sono uno sperpero. Io sono profondamente convinta invece le i soldi spesi per fare cultura siano il vero investimento su cui le amministrazioni debbano puntare, l’unico investimento capace di portare progresso e sviluppo. È per questo che nonostante le difficoltà continuo quotidianamente ad operare nella convinzione che nella nostra Calabria si debba lavorare per produrre una vera e propria rivoluzione culturale.”
Il DEF approvato porterà problemi al suo assessorato?
“Porterà problemi alle amministrazioni in generale: se si continuano a tagliare con la mannaia i trasferimenti agli enti locali non si porteranno solo i Comuni al collasso ma si creeranno enormi disservizi e a pagarne le spese saranno unicamente i cittadini. Garantire servizi essenziali per i Comuni è diventato sempre più difficile,e tanto per citare due servizi che fanno capo al mio assessorato, penso al trasporto scolastico e alla mensa, servizi importantissimi che purtroppo rischiano di non trovare le risorse necessarie per essere attivati.”
Come è stato possibile realizzare la “Settimana della Cultura” che ha da poco presentato?
“Ecco la “Settimana della Cultura” che per il terzo anno consecutivo mi ostino ad organizzare è uno di quegli investimenti a cui mi riferivo in precedenza. Quest’anno sarebbe stato impossibile organizzarla con le risorse comunali e allora abbiamo reimpiegato, in virtù di una convenzione con la Regione Calabria, il ricavato della vendita dei biglietti del Magna Graecia Teatro Festival, che se non avessimo investito in attività culturali avremmo dovuto obbligatoriamente restituire. Non sarebbe stato in alcun modo logico mandare indietro delle risorse, tanto meglio utilizzarle per far crescere la nostra città sotto il profilo culturale!”