La Calabria si candida a diventare sede di un centro di Categoria 2 dell’Unesco. Dell’ipotesi, assai concreta, hanno discusso presso la sede della presidenza della Regione Calabria, il Governatore Mario Oliverio, l’assessore alla Cultura del comune di Reggio Calabria Patrizia Nardi, l’architetto Emilio Minasi, anch’egli in rappresentanza del comune della città dello Stretto e il professore messicano, Lopez Morales, consigliere Unesco, una vera e propria autorità in materia. L’obiettivo è quello di istituire a Reggio Calabria un Centro Internazionale di formazione in Rete sul Patrimonio Culturale immateriale nella regione dell’Europa mediterranea continentale che comprenda l’Italia, la Francia, la Spagna, Malta, la Turchia, la Grecia, la Croazia, la Slovenia, il Montenegro, l’Albania e tutta l’area individuata dal progetto della Macroregione ionico-adriatica a cui la Calabria aderisce.
Gli Istituti e i centri di categoria 2 Unesco sono finanziati e messi a disposizione dagli Stati membri che hanno sottoscritto la Convenzione del 2003 per sostenere i programmi strategici e gli obiettivi dell’Unesco, che coincidono con quelli dei territori aderenti e costituiscono formidabili strumenti di sviluppo sostenibile degli stessi. I soggetti partner del progetto, così come concordato tra i partecipanti all’incontro, saranno la Regione Calabria, il Mibact, la città di Reggio Calabria, il Ministero degli affari esteri, il Segretariato Generale dell’Unesco, la Comunità Europea e gli Stati della regione dell’Europa mediterranea continentale che sottoscriveranno, a breve, un apposito protocollo d’intesa, atto preliminare alla richiesta della prestigiosa candidatura.