Oltre 518 mila euro di danno erariale all’Inps e ben 118 braccianti agricoli inesistenti. Questi i numeri della truffa scoperta a Catanzaro dalla Guardia di Finanza. Secondo quanto appurato durante l’indagine almeno 118 persone sarebbero state registrate come braccianti agricoli ma in realtà non avrebbero mai prestato la loro opera. Nello svolgimento dell’inchiesta è emerso come esistesse “una netta incongruenza tra il numero di giornate lavorative attestate ed il modesto volume d’affari dichiarato da un’impresa agricola, oltre che una evidente sproporzione rispetto alle dimensioni dei terreni utilizzati dalla medesima impresa per l’esercizio dell’attività”.
Dal 2009 al 2012, l’imprenditore agricolo raggirava l’ente previdenziale erogatore per circa 186 mila euro rendendosi pertanto responsabile dei reati di truffa e di omesso versamento di contributi previdenziali e assistenziali, per i quali è stato segnalato alla procura della Repubblica consentendo, nel contempo, a ben 118 falsi braccianti di ottenere fraudolentemente indennità agricole a vario titolo (disoccupazione agricola, indennità di maternità, malattia, invalidità) per circa 518 mila euro. Oltre all’imprenditore, sono stati denunciati anche 46 dei falsi braccianti agricoli, avendo superato le soglie previste dall’art. 316- ter c.p. ossia in quanto il danno è stato rilevato come superiore ai quasi 4 mila euro previsti dalla norma. La restante parte dei lavoratori è stata invece colpita da sanzione amministrativa.