Dopo oltre 50 anni lo Stato italiano con legge n° 4/2013 ha inteso dare riconoscimento alla professione di amministratore condominiale ed immobiliare. L’amministratore di condominio è quindi un professionista è come tale ha il dovere di agire e di aggiornarsi. Sabato 6 Giugno nella sede ANACI Crotone sita in Cirò Marina, dopo aver frequentato i vari moduli di aggiornamento professionale anche nella sede di Cosenza, hanno sostenuto con esito positivo l’esame finale i seguenti professionisti: Terminelli Salvatore, Valenti Alfonso, Forleo Benito, Vittorio Stefano, Filareto Vincenzo, Grillo Domenico, Riolo Raffaele, Preiato Gianluca, Paglia Pantaleone. Si tratta di uno storico evento perché ANACI per la prima volta nella provincia di Crotone ha dato la possibilità a dei veri professionisti di essere in regola con il dettato legislativo che prevede che per l’esercizio della professione è obbligatorio frequentare un corso di formazione iniziale e quindi un corso di aggiornamento annuale.
“I risvolti sul campo pratico – ci spiega il presidente provinciale di ANACI Crotone, Salvatore Terminelli – sono molto importanti perché i veri controllori del nuovo dettato legislativo sono i condomini che in assemblea nominano l’amministratore, pertanto è un preciso diritto del condomino esigere dall’amministratore quanto previsto dall’art. 71 bis delle disposizioni di attuazione del Codice Civile, la mancanza di uno dei requisiti previsti comporta la nullità della nomina. Ci troveremo quindi di fronte ad un esercente abusivo la professione di amministratore che potrà essere denunciato per concorrenza sleale di fronte all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed al Ministero dello Sviluppo Economico direzione per il mercato, la concorrenza, la vigilanza e la normativa tecnica. Indice quindi di scarsa professionalità è oltre alla mancanza dei titoli che attestano l’obbligo formativo, il basso costo offerto per la prestazione che non riuscirebbe a compensare i costi fissi dovuti all’erario ed i costi per l’aggiornamento professionale oltre che per la polizza di responsabilità civile che in molti casi è obbligatoria”.