Partiamo da un dato fondamentale: per attestarci agli standard europei nel nostro paese servono 55.000 vigili del fuoco. In Italia in servizio attivo ce ne sono 28.000. Ne servono il doppio di quelli attualmente in servizio. Ed il governo in questi anni che cosa ha pensato di fare? Formare personale precario richiamandolo in servizio nei momenti di criticità durante il corso dell’anno. Ora, il governo Renzi, tramite le sue riforme, sta provando ad eliminare il precariato nei vari comparti, come, ad esempio, nella scuola o nei vigili del fuoco, a modo suo. Infatti già quest’anno hanno cominciato a eliminarlo nei vigili del fuoco, con la metà dei richiamati rispetto allo scorso anno; dal prossimo anno, invece, hanno deciso di eliminarlo del tutto.
Come? Trasformando lo status di vigile del fuoco da precario in volontario, cosi migliaia di ragazzi che fino ad oggi sono stati sfruttati per spegnere gli incendi in questo paese, nulla potranno pretendere. Mentre i precari VV.F. formati per affrontare gli incendi stanno con le mano in mano senza essere richiamati, i permanenti lavorano notte giorno senza sosta. Tutto questo in una regione dove ancora oggi non è stata attivata nessuna convenzione per la campagna antincendio 2015, con la giunta che sta aspettando forse che tutto il patrimonio boschivo della Calabria venga distrutto per poi intervenire e magari specularci sopra. Per questi motivi, i precari VVF di Catanzaro, hanno iniziato questa mattina uno sciopero della fame e della sete e chiesto un incontro al Prefetto per avere le prime risposte. In tutti i casi, la USB, contro lo sfruttamento della forza lavoro dei precari VV.F., chiede la stabilizzazione.