Un gruppo di amici (Mimmo Alfì, Gaetano Murano, Nicodemo Antonello Bastone, Carmelo Ferraro, Franco Murano, Antonio Aloe, Peppe Lamazza, Nino Russano, Carmine Valente, Silvio Capalbo, Leonardo Mingrone, Franco Fausto Mingrone, Peppe Russo e Luigi Ruggiero, hanno comunicato la loro impossibilità a partecipare all’incontro Pierino Sestito, Albino Ferro, Ciccio Anania, Luigi Saltarelli) si sono ritrovati martedì 20 ottobre 2015, su iniziativa di Luigi Ruggiero, per valutare ogni utile possibilità di stare insieme per supportare l’attuale politica locale a ritrovare se stessa, specie in vista della tornata elettorale amministrativa della primavera 2016. “Il brandire le armi contro tutto e tutti – è stato detto – ha portato ad una qualunquistica mentalità “sostitutivista”, che ha generato improvvisazioni e pericolosi pressapochismi dove ognuno era “maestro di color che sanno”, spesso senza avere la minima cognizione sul da farsi. Il gruppo di amici, che rifiuta ogni tipo di organizzazione in comitati, che motivano uno stare insieme per prebende e altri interessi particolaristici, ha affermato, quasi all’unanimità, la necessità di ritornare ai Partiti ed in essi alla politica, come funzione emancipante dell’uomo e strumento unico e nobile di soluzione dei problemi collettivi. La realtà effettuale delle cose locali, compreso l’immobilismo della opposizione consiliare, denunzia uno stato di degrado finora mai registrato, per cui stare alla finestra a guardare, pure elevando al cielo bibliche lamentazioni, equivale ad un attendere che tutto irrimediabilmente perisca senza possibilità di recupero”.
“Chi ha interesse al Bene comune – secondo il gruppo di amici – non può stare in piazza a sciorinare, con ragli asinini, lezioni di impegno, capacità, moralità, quando “non bastano armadi per nascondere propri scheletri realizzati anche in poco tempo”; deve scendere per le strade della gente comune e confrontarsi con i problemi di vivibilità quotidiana, dall’ambiente alla scuola, dalla disoccupazione alla sottoccupazione, dalla emarginazione alla superprotezione, dalla sanità alla previdenza; deve farsi “servo per servire il Bene Comune” e senza pretese di assessorati o di prebende diverse”. Nei prossimi giorni saranno invitati i Partiti, primo fra tutti il PD, e poi le Associazioni di categoria, i sindacati, le scuole, le associazioni di volontariato e “pezzi” della società civile, per verificare se le ragioni della Politica si ritengono valide e condivisibili, se possono essere realizzate e con quali strumenti. “Senza i partiti – ha concluso il gruppo di amici – non si va da nessuna parte e proliferano i comitati d’affari, sempre alla ricerca di benefici “pro domo sua”, e spesso, come spesso avviene contro gli interessi di una città, che come Cirò Marina ha bisogno di idee e progetti per sfidare il futuro, specie ora, che con l’occasione (vera?falsa?) della abolizione della provincia di Crotone, dovrà – ex lege – ragionare in termini di unione o fusione, che deve avvenire per il bene dei territori, nel rispetto delle “vicinanze” socio-politico-culturali e non per ambizioni emancipanti e da capofila”.
Gli amici che hanno ritenuto di riunirsi per dare una mano al nostro partito ed alla politica locale non possono che avere il mio plauso.il richiamo forte che fate al ruolo dei partiti non può che essere condiviso. Non potrà più succedere che una minoranza organizzata possa governare sulla maggioranza dei cittadini.Le sedi politiche sono quelle deputate alla stesura di programmi ed idee per far crescere il nostro territorio.I problemi di Ciro ‘ Marina si stanno cronicizzando .Occorre un vero momento di confronto fra gli uomini e le donne di buona volontà per contrastare anche la disillusione di molti cittadini nei confronti della politica . Il Pd guarda con attenzione a quello che sta succedendo in queste ore.Vi aspetto nella sede del circolo per un primo scambio di opinioni.
Domenico Facente
Segretario Pd Ciro’ Marina