Si sono conclusi i lavori della seconda settimana formativa di FQTS2020 (Formazione quadri terzo settore) a Salerno. Il progetto di formazione dei quadri del terzo settore meridionale ha visto coinvolte sei regioni: Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. 334 i partecipanti al progetto, fra i quali alcuni del territorio Crotonese, che hanno avuto modo di confrontarsi con moltissimi esperti e docenti universitari per approfondire diverse tematiche come le disuguaglianze che colpiscono i soggetti più deboli nelle comunità; le mafie, le storie e le questioni del Sud; il benessere e la felicità; le finanze e i risparmi; le forme di partecipazione, democrazia e diritti; l’immigrazione; la resilienza. Temi trattati durante quattro moduli formativi: territorio, cittadinanza, futuro e benessere. Tanti gli ospiti presenti, italiani e stranieri. Tra loro la sociologa Saskia Sassen, della Columbia University, che ha parlato di economia globale e nuove economie, presentando il suo ultimo libro “Espulsioni”, laddove ha parlato di come “I grandi poteri hanno cambiato geografie ed equilibri del pianeta e la crisi degli ultimi decenni ha contribuito a mettere in ginocchio molte economie nazionali”.
La sociologa, intervenuta a Salerno, ha descritto i nuovi contesti dominati dalla logica del consumo e dalle grandi corporazioni ‘predatorie’, che hanno i ndebolito paesi, economie e popolazioni, con conseguenze che hanno trasformato i territori, segnati da città sempre più affollate e da grandi spazi non urbani sempre più desolati. La povertà e le disuguaglianze sono cresciute esponenzialmente, sia nel Nord che nel Sud del mondo, modificando le relazioni, le formazioni politiche ed i poteri. Una tendenza molto forte, e difficile da invertire. Ma cogliere il cambiamento che sta avvenendo nelle dinamiche fondamentali del nostro sistema economico, prima orientate a incorporare sempre più persone dentro il sistema, ora invece a spingerle fuori (le espulsioni), è importante perché ci permette di rendere visibile un fenomeno che è ancora perlopiù invisibile e di comprendere nuove tendenze che ancora sfuggono alle categorie geopolitiche, economiche e sociali a cui siamo abituati.
Concetti che hanno avuto alcune parziali risposte con gli interventi di Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore e Carlo Borgomeo, presidente della “Fondazione con il Sud”. “Oggi, hanno detto, manca una ‘visione’ politica e del cambiamento che dobbiamo rifondare; combattere solamente le disuguaglianze non basta più e rispetto ad esse occorre individuare nuove risposte politiche e più articolate, che partendo dal basso, affrontino più globalmente il fenomeno delle nuove povertà e del benessere eco sostenibile più complessivamente (BES). I 334 soggetti appartenenti al mondo del sterzo settore, intervenuti, durante la settimana formativa hanno potuto confrontarsi e scambiare le loro esperienze e riflessioni locali e regionali, rilevando quasi all’unisono che oggi più che mai, deve estendersi il concetto di rete fra associazioni per sostenere meglio e migliorare la vita di ciascuno, ponendosi frontalmente con le Istituzioni e la politica al fine di creare quelle giuste sinergie di sostegno al debole tessuto sociale e socio economico. Il ruolo della formazione quindi al centro del progetto, Formazione Quadri del Terzo settore, che è diventato, nel tempo, una vera e propria ‘comunità formativa’, una “scuola popolare” che ha sta imparando a fare del territorio una materia di studio, abbattendo barriere ideologiche costruendo “ponti”, utilizzando anche un linguaggio comune e diretto.
Ritengo utile a tal proposito, utilizzare alcune affermazioni di Stefano Rodotà, intervenuto in alcune sedute formative di Fqts e estratte fra l’altro da un suo libro “Solidarietà: un’utopia necessaria”: “La solidarietà è un principio nominato in molte costituzioni, invocato come regola nei rapporti sociali, è al centro di un nuovo concetto di cittadinanza intesa come uguaglianza dei diritti che accompagnano la persona ovunque sia. Appartiene a una logica inclusiva, paritaria, irriducibile al profitto e permette la costruzione di legami sociali nella dimensione propria dell’universalismo. Di legami, si può aggiungere , fraterni, poiché la solidarietà si congiunge con la fraternità. Nei tempi difficili è la forza delle cose a farne avvertire il bisogno ineliminabile. Solo la presenza effettiva dei segni della solidarietà consente di continuare a definire “democratico” un sistema politico. L’esperienza storica ci mostra che, se diventano difficili i tempi per la solidarietà, lo diventano pure per la democrazia”. Tante le lezioni e le discussioni aperte e affrontate con gli interventi di autorevoli studiosi, docenti universitari, scrittori, progettisti, provenienti dal mondo accademico. Con il progetto Fqts, il terzo settore diventa protagonista di cambiamento e innovazione e portatore di una nuova cultura e pratica politica, con un Sud che diventi territorio d’esempio e di traino per le altre Regioni del paese.