Imponevano la guardiania a proprietari di terreni agricoli e contadini, non tanto per un vantaggio economico, quanto per manifestare “pubblicamente” il loro potere sul territorio di Sinopoli, Procopio e Lanciano, nel reggino. E’ quanto emerso da un’inchiesta condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia che stamani ha portato all’esecuzione di quattro arresti. Nei loro confronti il gip distrettuale ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse, a vario titolo, di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno sequestrato terreni per un valore di 1,5 milioni di euro. L’inchiesta avrebbe fatto luce sul “sistema della guardiania”, applicato diffusamente dalle cosche nei territori di “competenza”, quale “tassa” nei confronti di chi abbia un potenziale reddito.
Crotone: controlli ambientali della Guardia Costiera, tre titolari deferiti all’Autorità Giudiziaria
Controlli ambientali: tre persone deferite all'autorità giudiziari Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera...




