Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone, desidera rivolgersi a Lei Presidente Mattarella nella Sua veste di Tutore Istituzionale dei nostri diritti costituzionali; di Rappresentante di tutti i cittadini italiani; di Figura di Garanzia al di sopra di ogni schieramento politico.
Si fa appello a Lei affinché venga garantito al territorio crotonese il diritto alla mobilità, come sancito dalla Costituzione Italiana e dalla Carta dei Diritti dell’Unione Europea.
La chiusura dell’Aeroporto Sant’Anna di Crotone, avvenuta in via definitiva, il 31 ottobre 2016, dopo un periodo di attività caratterizzato da dati in incremento record all’interno delle statistiche nazionali relative al trasporto passeggeri, lascia repentinamente il territorio della fascia ionica in grave e pregiudiziale isolamento geografico.
Un contesto territoriale dei trasporti locali già penalizzante in riferimento alla riduzione avvenuta per i collegamenti ferroviari, e dai tempi di percorrenza biblici necessari per raggiungere dal territorio crotonese l’autostrada A3 utilizzando la S.S. 106 denominata tristemente “La STRADA DELLA MORTE”, è stato con questo atto di chiusura ulteriormente danneggiato nel proprio diritto alla mobilità.
Si evidenzia come la comunità crotonese da decenni soffra la necessità di una forte migrazione sanitaria soprattutto per patologie oncologiche, tanto che i cittadini crotonesi cominciano a credere di vivere in un altro stato che non è Italia ed in un altro continente che non è Europa .
Osserviamo, dal nostro punto di vista , un’Italia che viaggia a due velocità e la Calabria la quale a sua volta ha una velocità di sviluppo differente fra fascia tirrenica e fascia ionica. Crotone in questo contesto risulta completamente isolata da un punto di vista infrastrutturale anche tra l’alto e il basso ionio con conseguenze drammatiche sull’economia del territorio.
Crotone, ultima in classifica nella recente indagine giornalistica sulla qualità di vita delle province italiane, vive sulla propria pelle questa tangibile e cruda realtà e non si può permettere la chiusura dell’unica indispensabile infrastruttura di mobilità perché sarebbe l’ulteriore attacco alla dignità ed alle aspirazioni del territorio.
L’attuale isolamento sta già generando un danno concreto a tutto il sistema economico locale ed un blocco della crescita in tutti i settori, con particolare riferimento allo sviluppo turistico e culturale causando una progressiva e drammatica migrazione dei nostri giovani, i quali dotati di capacità e menti brillanti, sono costretti ad abbandonare la nostra terra per costruire il proprio futuro.
Sig. Presidente Mattarella, come Comitato di cittadini, siamo costretti a prendere atto dell’incapacità delle nostre Istituzioni di tutelare codesto bene comune e del fallimento di tutta la classe dirigente politica locale, pertanto, ci rivolgiamo con fiducia e speranza alla Sua sensibilità di “Buon Padre di Famiglia” affinché Lei possa risollevare i cittadini crotonesi dal gravissimo disagio che stanno vivendo.
Presidente Mattarella, con rispetto istituzionale ma anche con profonda consapevolezza civica dei nostri diritti di cittadini italiani ed europei, chiediamo un Suo forte intervento sugli Organi competenti perché si ottenga l’immediata riapertura dello scalo aeroportuale Sant’Anna di Crotone.
Il Comitato, a nome proprio ed in rappresentanza di circa quattromila firme raccolte tra i cittadini a sostegno della riapertura dello scalo aeroporto di Crotone, avendo suscitato anche una forte mobilitazione di tutta la classe studentesca, auspica un Suo urgente interessamento e Le chiede un’udienza per significarLe tutto il nostro disagio ed il rammarico di una terra abbandonata dallo Stato Italiano.
Dovremmo essere tutti indignati delle nostre istituzioni.Pensare lo sviluppo che avrebbe avuto la fascia jonica,aereo da Bergamo e viceversa sempre pieno raggiungendo standard ottimali.Mi pongo una domanda a chi dava fastidio ? Forse le lobby trasporto su gomma ?
Classe politica da decenni fallimentare e andrà avanti sempre cosi’. Dové la regione?e il comune di Crotone e quelli del crotonese?rassegnatevi al vostro destino perché qui mai nessuno cambierà nulla.
L’unica voce ascoltabile e’ non andare a votare in massa senza farsi influenzare dai POLITICI DELINQUENTI calabresi. Forse attireremo un po’ di attenzione.
Lodevole iniziativa,ma che lascia il tempo che trova.Una protesta più efficace sarebbe stata raccogliere i certificati elettorali e spedirli al presidente del consiglio, minacciando di non votare in quanto non considerati cittadini degni di attenzione da parte del governo.