Il 31 dicembre 2017 sarà il termine ultimo per provvedere alla stabilizzazione di circa 5000 lavoratori che da anni attendono invani di superare il precariato. È indispensabile avviare subito un tavolo di trattativa tra la Regione e il Ministero al fine di dare una risposta concreta ai lavoratori e consentire agli Enti che utilizzano queste unità di poter programmare le stabilizzazioni necessarie ai propri fabbisogni.
È indispensabile che il Ministero e la Regione prevedano un contributo economico alla stabilizzazione e superino attraverso delle deroghe i vincoli normativi che impediscono o limitano l’assunzione di personale per gli enti locali.
Dopo anni di precariato, dopo tre anni di contratti a tempo determinato, sarebbe ingiustificata e inaccettabile una soluzione diversa dalla stabilizzazione.
Altresì, è impensabile che il problema resti in mano ai sindaci che, pur riconoscendo il valore degli ex LSU/LPU, a causa dei vincoli normativi e delle ristrettezze economiche, non sono in condizione di procedere a le stabilizzazioni.
Ritengo che questi 5000 lavoratori meritino, dopo anni di servizio professionale svolto sempre con l’incognita del precariato, una stabilizzazione che renda giustizia ad anni di disinteresse politico e caos normativo.
Come Presidente del Gruppo regionale “Oliverio Presidente” e come leader dell’Italia del Meridione, mi farò portavoce con il Presidente Mario Oliverio e all’Assessora Federica Roccisano di promuovere un tavolo istituzionale con il Ministero così da addivenire in breve tempo ad una soluzione definitiva.
Il tempo è scaduto e il rischio dell’ennesimo autunno caldo è altissimo.