Nella sempre calda e suggestiva cornice del centro Culturale “A Casedda” dell’Azienda vitivinicola Librandi, i padroni di casa, Nicodemo Librandi e la consorte Enza Alessio, hanno ospitato la presentazione del primo libro di poesie di Orsola Siciliani, “Momenti”. E in effetti, sono stati “momenti “ di grande emozione durante tutto l’incontro, al quale hanno preso parte Orsola Siciliani, autrice della raccolta di poesie e l’editore Osvaldo Tartaro, titolare della Talos Edizioni, Casa Editrice che ha pubblicato l’opera. Una sala, solitamente sempre affollata di estimatori della cultura, scritta, recitata, suonata, che questa volta, forse, lo era ancora di più a volere testimoniare l’affetto verso una propria concittadina. Erano present il Sindaco Nicodemo Parrilla, l’Assessore alla Cultura Susy Prato, lo storico, Egidio Mezzi, la pittrice Berenice ,lo scrittore Giacomo Barbalace, il Dirigente Scolastico prof. Giuseppe Barberio, ma soprattutto, come dicevamo, le amiche , gli amici, i colleghi più cari e la famiglia dell’Autrice. Ad accompagnare la presentazione del libro di poesie anche due alunni dell’ambiente scolastico: Manuel Alfì e Carlotta Latella. Il primo ha accompagnato al pianoforte con un dolcissimo sottofondo sulle note di River flows in you e Kiss the rain di Jiruma e Cinema Paradiso di Ennio Morricone le poesie recitate con grande delicatezza dall’altra alunna. Tutto si è svolto in un’atmosfera di grande partecipazione e soddisfazione, nonché di commozione per la profondità e l’intensità delle liriche. Di lei, così ha scritto lo storico Egidio Mezzi che tra l’altro è stato il suo insegnante di Lettere di Scuola Media: “Segregata in una torre osserva il mondo esterno che non è più suo…Orsola osserva il buio che incombe e con un sentire piano, meditato, si rifugia nella poesia perché sia più incisivo il suo messaggio. Rievoca con nostalgia i tempi lontani della sua adolescenza…Nei suoi versi lapidari c’è il culto degli affetti la fantasia compagna di giorni sanguigni e la favola che gli anni lunghi fanno sbiadire e rimpiangere. Una poesia umanissima dunque che tocca il profondo, un messaggio perché questi valori siano coltivati non solo nella famiglia ma anche nella comunità…” Ma anche la testimonianza di Mariella Damiani, autrice di alcuni racconti e romanzi che nella sua Prefazione al libro , scrive : “C’è nei versi di Orsola una ricerca pressochè costante di se stessa e del senso della propria vita ma questa ricerca racchiude poi il più grande respiro del mondo, come se i vari momenti del sé si aprissero verso un orizzonte più ampio. ….” Al termine dell’intensa e partecipata serata, come di consueto, un gustoso e rinfrescante apericena, che ha permesso a tutti di “gustare” oltremodo il sempre piacevole invito del Centro Culturale “A Casedda”, sempre più punto di riferimento nel panorama poetico e culturale del nostro “Terroir”.
Mi auguro di poter leggere appena possibile i versi della Prof.ssa che, sicuramente, saranno dolci come lo sono i suoi tratti somatici e comportamentali,spero abbia ricordato anche la nostra natia Cirò e, perché no, la spiaggia allora un po selvaggia della Torrenova ed il mare
li difronte sempre azzurro e ricco di polipi e di sogni per i nostri figli
“Momenti “- la silloge poetica della prof.ssa Orsola, alla cui “prima”non ho potuto partecipare per sopraggiunti ed inderogabili impegni – coglie l’essenza della poesia nel poiein della costruzione di una dimensione spirituale, “entheosmatica”, fanciullina, che pure nel bailamme e nel frastuono delle cacofonie della società attuale- che ahimè predilige il Cavaliere dell’Inesistente che domina col suo avere- tout cort ci trasferisce in una quiete paradisiaca, nello stare finalmente bene. Ho letto più volte le liriche di Orsola, cara moglie dell’ottimo medico Francesco Afflitto, andando alla ricerca e poi assaporando un quid pluris altrove spesso incomprensibile e nascosto tra pieghe dotte, che ahimè stancano ed allontanano. Ed Orsola è allora che conduce, mano nella mano, a. dispute ferrate e valenti sull’essere arte della poesia, se per la vita o semplicemente “gratia artis”, se dotta nella Sticomitia di Fausto Burdino o immediata e popolareggiante . Orsola, quando “momentizza”, naufraga dolcemente nel mare “…la distesa del mare mi trascina… E mi perdo nell’infinito”; dettaglia un diario sofferto, semplice e aperto a tutti “Come le nuvole/la felicità/cambia forma/ogni momento”, “Una vaga/inquietudine/mi tiene/ compagnia/Si agita/la mia mente/Tutto si confonde/Finisco con/l’annegare/nella mia stessa/confusione”. “Momenti” di Orsola Siciliani è la fotografia di momenti di vita, spesso feedback, retroazione , in cui – come scrive la sempramica professoressa Mariella Damiani – “i versi, non ingabbiati in una metrica tradizionale, né banalizzati da giochi di rime che non appartengono di certo all’autrice, si leggono con piacere invitando anche noi a guardare la realtà con sguardo diverso e con una diversa sensibilità”: Grazie Orsola, grazie per averci regalato Momenti in cui “Il profumo della primavera (ci) invade… riportando ricordi di un’infanzia felice ormai lontana”.