L’area Orlando – Cuperlo – Damiano di Crotone, ha rivolto un appello pubblico a tutto il gruppo dirigente del PD della nostra Provincia, “dopo le ripetute e gravi sconfitte elettorali”, per una riflessione comune e un confronto, aperto e leale, teso a “costruire unitariamente un nuovo progetto di rilancio delle idee e delle proposte del partito, per riconquistare ed accrescere i consensi elettorali e ritornare alla guida dei Comuni del territorio, a partire dalla città di Crotone”.
Convinti che le aree politiche e culturali sono una risorsa fondamentale e irrinunciabile del partito abbiamo offerto dunque, il nostro contributo – sulla base di una analisi e un progetto programmatico e politico convergente – e la disponibilità a sostenere alla guida del partito provinciale una personalità “riconosciuta per prestigio personale, per spessore politico culturale, per indiscussa moralità, dotata di autonomia e capace di una gestione collegiale, che innovi e aggreghi tutte le nostre risorse militanti, essere un interlocutore autorevole che sappia dare speranza ai giovani su una nuova politica che risponda ai bisogni dei cittadini”.
Accentuerà ulteriormente il declino in atto del Partito nel nostro territorio, la raccolta delle firme di settori della maggioranza e la individuazione di candidati, sulla base di analisi e proposte generiche, con il chiaro obbiettivo politico di trasformare il congresso – “il luogo più alto del confronto politico e di elaborazione programmatica” – in uno scontro di schieramenti interni e in una avvilente conta di tessere, dimenticando errori e sconfitte e rincorrendo disegni velleitari ed inconcludenti.
Pertanto prendiamo atto, che così si vanifica anche questo appuntamento congressuale e, di conseguenza, ci determineremo.
Carissimi amici (ad alcuni di voi mi rivolgo chiamandoli come sempre compagni) ho letto nel vostro “post” una voglia forte e responsabile di stare insieme “vicini vicini” al vostro passato, esclusivamente per affermare il bene comune; non era il vostro intervento la minaccia che in pochi si accaniscono di cercare nell’annunciata volontà di determinarsi. E’ per questa mia convinzione sulla vostra voglia di essere Partito insieme, che faccio appello a te Rocco e Giancarlo e Arturo e Mario, per ritornare a essere “uni” e sestosangiovannesi del sud, per “fare paura” e mettere alle corde mercanti e faccendieri e irregolari di ogni risma, che, soprattutto grazie al nostro dividerci anche sulle cazzate, hanno scaraventato Crotone e il crotonese (anche come crotoniatide) in una cloaca pestilenziale. Ritorniamo a noi infinito ( a noi che per il nostro glorioso passato “non prescrisse il fato illacrimata sepoltura”) per ritornare ad essere quelli che uniti e onesti e capaci vivono in empatia con la gente comune, riuscendo ad essere alleanza per il bene comune con quanti il bene comune finora non l’hanno potuto conseguire. Ritorniamo a dialogare, a confrontarci, pure momentaneamente a dividerci (come facevamo una volta!) per poi essere, di là da un nostalgico centralismo democratico, uni e forti ed empatici anche per alleati tali “di là da”.