Ieri 5 marzo è stato emesso, dal Ministero dello Sviluppo Economico, un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato alla Presidenza italiana dell’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto.
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Nella vignetta, realizzata dalla bozzettista Cristina Buscaglia, su uno sfondo tricolore che richiama la bandiera italiana, si evidenziano alcuni fili spinati le cui spine si trasformano in farfalle. A destra, rispettivamente in alto e al centro, sono riprodotti la Stella di David, rappresentativa della civiltà e della religiosità ebraica, e il logo della Presidenza italiana 2018 per l’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance.
Completano il francobollo la leggenda “PRESIDENZA ITALIANA ALLEANZA INTERNAZIONALE PER LA MEMORIA DELL’OLOCAUSTO”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,95”.
Lo Spazio Filatelia di Roma, Piazza San Silvestro utilizzerà, il giorno di emissione, l’annullo realizzato.
Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettino illustrativo, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Per l’occasione è stato realizzato anche un folder in 5000 esemplari, contenente il francobollo, una cartolina allestita e una busta primo giorno, in vendita al costo di 12€.
Dal 6 marzo 2018 l’Italia eserciterà, per un anno, la Presidenza dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance – Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto). L’IHRA è un organismo intergovernativo che, sulla base di una Dichiarazione sottoscritta a Stoccolma nel 2010 *, stimola e coordina l’impegno di 31 Stati ** nel promuovere l’educazione, il ricordo e l’approfondimento storico della Shoah.
Il 1° novembre 2005 la Risoluzione 60/7 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiarò il 27 gennaio Giorno Internazionale di commemorazione in Memoria delle vittime dell’Olocausto. Tale decisione era stata anticipata in Italia dalla Legge n. 211 del 20 luglio 2000. E’ chiaro tuttavia – all’Italia e a numerosi partner internazionali – che la salvaguardia della Memoria non può esaurirsi in una celebrazione annuale. Essa esige, al contrario, attenzione e lavoro costanti. Questa consapevolezza anima la missione dell’IHRA.
La creazione dell’IHRA riflette una triplice consapevolezza: che – nell’attuale mondo globalizzato – nessun Paese è esente dal pericolo del negazionismo e della banalizzazione dell’Olocausto; che nessuno possiede la formula magica per porvi rimedio; che, quindi, la cooperazione internazionale è essenziale per evitare che si ripropongano le follie del passato.
L’IHRA ha aiutato e aiuta i suoi membri a fare compiutamente i conti con la propria storia. Il fanatismo nazista concepì l’Olocausto, ma questo si consumò anche con la collaborazione di tanti non-tedeschi. Rivisitando la propria vicenda in quel periodo oscuro, ogni Paese scopre peccati di collaborazionismo, opportunismo e indifferenza.
E’ un’esperienza che l’Italia è chiamata a fare, in particolare, nell’anno in cui ricorre l80° anniversario della promulgazione della legislazione razziale, voluta da Mussolini, ma adottata e attuata con la connivenza di tutte le istituzioni e tanti – troppi! – cittadini.
Facendo lavorare insieme storici, educatori e funzionari governativi, l’IHRA offre ai Governi e alle società civili punti di riferimento autorevoli per operare, in modo efficace e sinergico, nell’approfondimento della ricerca storica, nella conservazione delle testimonianze e dei documenti, nella manutenzione e nella valorizzazione dei siti. Mentre la presenza dei sopravvissuti via via si affievolisce, questi obiettivi risultano imprescindibili per perpetuare nelle giovani generazioni una Memoria viva e credibile.
L’IHRA monitorizza periodicamente le “situazioni Paese”, elabora standard di qualità e individua “buone pratiche” (per i programmi scolastici, per la fruizione degli archivi, per l’organizzazione di musei e memoriali della Shoah) che raccomanda alle istituzioni pubbliche e private degli Stati membri.
“Educazione” è la parola-chiave per la salvaguardia della Memoria. “Educazione” significa impegno pro-attivo per l’affermazione della verità storica contro ignoranza, narrazioni falsate e banalizzazione di ciò che è stato. Significa onorare le vittime del passato, nella consapevolezza che ciò è indispensabile anche per proteggere il nostro futuro poiché – come ammonì Primo Levi – ”Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
Ambasciatore Sandro De Bernardin
Capo della Delegazione italiana all’IHRA