E’ stata una serata dove la musica e le identità del nostro territorio l’hanno fatta da padrone e soprattutto dove si è potuto apprezzare il talento tutto calabrese dei protagonisti.
Il quarto appuntamento del Festival si è aperto con la visione di un cortometraggio dal titolo “Alèteia”, curato dal regista Enrico Le Pera e le cui musiche sono state realizzate dal Parto delle Nuvole Pesanti.
Alèteia è la storia di un giovane che percorre un viaggio geografico e psicologico: cerca la propria terra e contemporaneamente cerca se stesso. «Alèteia è un progetto che mette insieme artisti del territorio. E’ un prodotto calabrese doc, perché tutte le persone coinvolte sono calabresi e di questo siamo molto orgogliosi perché abbiamo dimostrato che con pochi soldi e con molta passione si possono creare delle cose belle» ha raccontato Enrico Le Pera, in un momento di dibattito che si è svolto nel corso della serata proprio per approfondire i temi trattati nel cortometraggio. Il dibattito è stato moderato dal presidente della cooperativa Ape Millenaria che organizza il Festival insieme all’associazione cultura Astiokena. Grimaldi ha voluto ribadire che l’evento di sabato, così come l’intera rassegna è stata organizzata con le sole forze economiche di Ape Millenaria e con l’impegno dei tanti soggetti che vi hanno aderito con entusiasmo e partecipazione.
Dopo la visione del film e dopo il momento di conversazione, gli artisti del Parto delle Nuvole Pesanti hanno intrattenuto i presenti con una propria performance. Diversi i brani eseguiti e tutti appartenenti al repertorio della band, alcuni dei pezzi eseguiti hanno fatto anche da colonna sonora ad Alèteia, il cui progetto è stato definito dallo stesso Salvatore De Siena, voce del Parto, un verso e proprio percorso alla ricerca della nostra identità calabrese, quella che dovremmo sempre portare in giro con grande orgoglio e che dovrebbe essere il punto di partenza per un regalare alla nostra terra un futuro migliore.