Leonardi Vincenzo residente a Crotone, deceduto per emorragia cerebrale spontanea, ha dimostrato il suo grande altruismo e la sua enorme bontà . Aveva espresso in vita la volontà della donazione in caso di morte comunicandola ai propri familiari i quali ,in un momento di grande dolore, hanno pensato alla sofferenza altrui ed hanno voluto far trionfare comunque la vita non opponendosi alla donazione. Un gesto di amore gratuito ,un gesto di grande valore civico morale, dove c’è sofferenza si può avere la capacità di aiutare, di donare e donarsi. L’Aido
vicina al dolore dei familiari porge i ringraziamenti da parte di coloro i quali grazie a Enzo riprendono a vivere,sottolineando che questi esempi sono i più incisivi per promuovere la cultura della donazione.
La Commissione prevista dalla legge sui prelievi d’organo, formata da un Medico Rianimatore, dal Direttore Sanitario ospedaliero e da un Neurologo, ha certificato, dopo 6 ore di osservazione la morte del paziente e dato, conseguentemente, il via al percorso di prelievo di organi.
Nel corso del 2018 è la seconda volta che l’equipe dell’ Ospedale di Cosenza parte alla volta dell’ospedale di CROTONE per donare speranza a pazienti in attesa di Trapianto.
Nel corso di tutta la giornata e di tutta la notte in rianimazione ed in sala operatoria, gli Specialisti dell’Ospedale di Cosenza con la collaborazione di infermieri ed Operatori sanitari di Crotone si sono prodigati nel delicato compito di prelevare i reni di Enzo.
Il fegato invece è stato prelevato da un’equipe dell’ Azienda Sanitaria San Camillo Forlanini di Roma, arrivata nella notte con un aereo militare a Lamezia. C’è il piccolo cruccio che l’aereo non sia potuto atterrare all’aeroporto di Crotone per cui i tempi si sono allungati di un’ora e mezzo sia per raggiungere Crotone da Lamezia sia per ripartire da Crotone.
Un piccolo miracolo che si compie quando si accerta l’idoneità di un donatore ed i familiari non si oppongono
al prelievo degli organi dopo la morte cerebrale. È un motore complesso che si mette in moto i cui vari pezzi devono lavorare in sincronia, in tempi ristretti e nel migliore dei modi. È così che dal Direttore Sanitario Ospedaliero al Primario dell’Anatomia Patologica, dai medici e infermieri della rianimazione agli infermieri e strumentisti della sala operatoria, dai neurologi al tecnico Neurofisiopatologo, dai colleghi del Laboratorio Analisi agli autisti del SUEM 118 che hanno assicurato i collegamenti con l’aeroporto di Lamezia, tutti hanno collaborato per la riuscita della complessa operazione.
Il Dr. Francesco Bossio – coordinatore per la donazione e trapianti dell’ospedale di Crotone- ha espresso ai familiari a nome dell’Azienda un ringraziamento sentito e profondo, perché con questa donazione si è potuto dare corpo alle speranze di più persone in grave difficoltà e in attesa di un organo. Il più efficace degli esempi, la realizzazione di un messaggio che l’Aido di Crotone invia a tutta la cittadinanza per promuovere la cultura della donazione.
La moglie Bina e i figli Francesco e Noemi pur nel dolore del momento, sopportato comunque con dignità e fattiva collaborazione con i medici della rianimazione non hanno permesso che fosse vana la morte di Enzo.
Un esempio concreto di come la comunità civile, in questo caso una famiglia, può aiutare il sistema sanitario ad esprimersi al meglio e a dare risposte alla domanda di salute della gente. Con questa donazione potenzialmente 4 pazienti in lista di attesa possono tornare a vivere in pienezza.
E’ quanto comunica la Dott.ssa Rosalia Boito, Presidente Aido Comunale Crotone e il Dott. Francesco Bossio Coordinatore Donazione Organi e Tessuti Ospedale di Crotone.