Accompagnato come in tante oltre occasioni in giro per l’Italia e nel mondo, la chitarra battente di Cataldo Perri insieme alla fisarmonica del maestro Enzo Naccarato , che nel mentre Carmine Abate spiegava le ragioni del suo ultimo lavoro, leggendo pagine del suo libro, hanno intrattenuto il sempre attento ed entusiasta pubblico intervenuto, creando un’atmosfera pre natalizia, ricca di spunti amari di riflessione, ma carica di speranza. L’occasione è stata data dal consueto e sempre perfettamente organizzato incontro promosso dal centro culturale “A Casedda” della Cantina Librandi, che non ha mai smesso, fortemente convinta, di promuovere la cultura locale, il territorio, l’enologia, in un connubio di sapori e saperi, legati alle tradizioni storico culturali della nostra terra e della Calabria più in generale, terra degli Enotri. La serata è stata introdotta da Vincenza Alessio Librandi che nel presentare gli ospiti, qualora ci fosse stato bisogno di presentazione, si è soffermata sul piacere e orgoglio di condividere con gli invitati, la storia di Sahra, mirabilmente presentata da Carmine Abate, che ne ha tracciato i sentimenti, il profilo, la storia e la musica coinvolgente dei maestri, Cataldo Perri e . Il libro narra di Sahra, “ una giovane somala che vive con la cognata Faaduma e la nipotina Maryan nel centro di seconda accoglienza di un paese in Calabria. Finché un giorno sparisce, lasciando tutti sgomenti e increduli.
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A mettersi sulle sue tracce, “come un investigatore innamorato”, è il suo insegnante di italiano, Antonio Cerasa, che mentre la cerca ne ricostruisce la storia segreta e avvincente, drammatica e attualissima: da un villaggio di orfani alla violenza di Mogadiscio, dall’inferno del deserto e delle carceri libiche fino all’accoglienza in Calabria. Con naturalezza e autorevolezza, come accade solo con gli scrittori più bravi, Carmine Abate ha saputo portare nell’immaginario dei presenti una storia dei nostri giorni che, senza falsi moralismi ha dato modo a tutti di riflettere su di uno dei problemi della nostra vita quotidiana che i media e le cronache ci “sbattano” in faccia tutti i giorni, aprendo al contempo la porta dei sentimenti di fratellanza, di condivisione, di amore e rispetto per l’altro. Ne è scaturita, grazie anche alla squisita apericena offerta al termine, una serata calda e accogliente, predisponendo gli animi all’avvicinarsi del Santo Natale, che dovrebbe essere per tutti, di pace e serenità. Ad accompagnare le parole di Carmine Abate, come dicevamo le musiche di Cataldo Perri “medico per mangiare, musicista per vivere” come lui stesso ha sempre amato definirsi e Enzo Naccarato , che hanno saputo magistralmente legare le loro note alle parole. Al termine, prima del momento conviviale, i saluti e ringraziamenti dei padroni di casa, Enza e Nicodemo Librandi, con quest’ultimo che ha rimarcato la volontà e l’impegno dell’azienda nel perseguire la strada della ricerca nel migliorare il prodotto principe della nostra terra, il vino, legandolo sempre più alla sua storia, alla sua cultura, sperando ha detto “che questa sinergia tra cultura e prodotti enogasrtronomici, diventi sistema per il territorio e per la Calabria tutta.