
La precaria situazione stradale che vede gli automobilisti impegnati in gincane e slalom per evitare fronde di alberi, arbusti, buche varie. Una strada, l’unica al momento, che porterebbe cittadini vacanzieri, abitanti del luogo e amanti del footing a percorrerla ma non in sicurezza. E’ stato il titolare di un lido adiacente il faro che ha girato il video per poi segnalarlo alla Sig.ra Nelly Brisinda, anche lei vittima dello stato insicuro stradale. In una sua nota scrive “Posso assicurarti che raggiungere Punta Alice è veramente arduo; sui tombini sporgenti io ci ho rimesso una gomma della Punto con relative conseguenze per il soccorso Come me altri due automobilisti hanno subito la stessa sorte. Mi pare assurdo che il tratto di mare più bello di Cirò Marina sia servito da un accesso tanto disastrato e senza alcuna manutenzione”. Abbiamo contattato il responsabile del servizio, Ing. Iacovino, il quale prontamente ha riferito chee già da tempo la situazione della viabilità che portaalla zona del faro e di punta Alice è stata attenzionata . Al momento non ci resta che segnalare la situazione e per quanto si è verificato, e che a breve si attende la risposta del Comitato per la salvaguardia del verde pubblico regionale per un intervento risolutivo della potatura degli arbusti e del verde che cresce lungo la strada. Comitato del quale è stato richiesto l’intervento e che già nei giorni prossimi dovrebbe comunicare i tempi del’intervento. Un problema che si protrae da anni e che mai è stato affrontato dalle precedenti amministrazioni in modo risolutivo e che, sicuramente, considerati i momenti di grave crisi economica l’Ente, prima e dopo i due dissesti finanziari, non è mai stata in grado di risolvere. Un’area quella della pineta e di Punta Alice, da sempre oggetto di incuria da parte anche dei cittadini che dimostrano poco rispetto dell’ambiente e del verde pubblico. Sicuramente è sotto gli occhi di tutti la maggiore attenzione verso il verde pubblico che il nuovo ufficio diretto dall’Ing. Iacovino, ha messo e sta mettendo in campo per salvaguardare il territorio. Un’attenzione che, per una città che vanta la sua 19 bandiera blù stride con la realtà che abbiamo poco fa riferito. Un impegno comune, istituzioni e cittadini, sicuramente aiuterebbe.
Quando più di trenta anni fa per la prima volta visitai Cirò Marina, l’accesso a Punta Alice avveniva attraverso piccoli sentieri che si intrufolavano nella meravigliosa macchia mediterranea. La vista era mozzafiato. Una splendida, ampia ed incontaminata spiaggia si apriva all’orizzonte, frequenta solo da gente che, pur di godere di questa bellezza era disposta a rigare le fiancate delle macchine e a distruggere anche i semiassi sulle buche. Chi accedeva a Punta Alice, la rispettava. Nessuno lasciava rifiuti sulla spiaggia o nella pineta. La possibilità di arrivare agevolmente, ha mutato ogni cosa. Vandali dai geni saraceni, imperversano con i loro fuoristrada fino ad arrivare alla battigia, intere famiglie si trasferiscono per il loro pranzo domenicale lasciando sulla spiaggia e nella pineta ogni sorta di rifiuto, incurante del grave danno apportato alla natura.
I moderni saraceni nessun rispetto hanno della “ res pubblica “ così come i loro antenati non lo ebbero della cultura ellenica dell’antica Krimisa.
Ben vengano i rovi, le sterpaglie, gli alberi caduti, lebuche ed altro, se saranno in grado di impedire l’accesso di questi individui che con la loro ignoranza, arroganza e mancanza di rispetto per ogni cosa che non sia di loro esclusiva proprietà. Lasciate che punta Alice ritorni ad essere quel posto meraviglioso che conobbi allora e che ogni anno mi riempie il cuore.