Era il 5 dicembre 2018, allorché la sede nazionale della Croce Rossa Italiana ospitò la sigla del protocollo d’intesa tra il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – rappresentato dal Gran Maestro, S.A.R. il principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie – e la stessa Croce Rossa, con il presidente nazionale, Francesco Rocca. Purtroppo non dovette trascorrere molto tempo prima che la tutela e la protezione garantite dal protocollo risultassero particolarmente urgenti e necessarie: la pandemia da Covid-19 ha precisato un notevole sforzo dell’Ordine Costantiniano, attraverso la sua onlus, arrivando a raccogliere una importante cifra a cinque zeri, destinata a strutture e ospedali del Mezzogiorno e del resto d’Italia.
Naturalmente la Croce Rossa è stata interlocutore privilegiato di tale dedizione. Anche Crotone ha visto iniziative e donazioni. La sinergia si è riproposta, nei giorni scorsi, attraverso un altro tipo di intervento. Ospitando, la città, uno dei più grandi centri di accoglienza per richiedenti asilo, gestito appunto dalla Croce Rossa, sono numerosi (all’incirca quaranta) i minori presenti. Diversi dei quali non accompagnati. Erano loro i beneficiari della donazione effettuata attraverso la rappresentanza di Crotone dell’Ordine Costantiniano. Nicola Oliverio e Antonio Oliverio, Cavalieri di Grazia, hanno consegnato molti prodotti alimentari e di prima necessità per i più piccoli. Presso la sede della Croce Rossa in via Saffo, il commissario del comitato di Crotone, Francesco Pascuzzo, e Mario Siniscalco, direttore del Cara di Sant’Anna, hanno inteso ringraziare ricordando proprio quanto detto in principio: l’attuazione dello spirito di reciprocità segnato dal protocollo d’intesa. Spirito che trova corrispondenza nella missione di servizio e di carità cristiana propria dell’Ordine.
Piena la soddisfazione del commissario Pascuzzo, che si è detto felice anche per le future iniziative che si vorranno concretizzare tra i due organismi. Fieri e soddisfati anche i cavalieri Costantiniani per aver regalato un sorriso, uno sprazzo di serenità, a quei giovanissimi che della vita hanno sovente osservato solamente le brutture.