
Oggi, intorno alle 9 del mattino, un incidente stradale ha scosso la tranquilla Via Sottopalazzo a Cirò Marina. Un giovane guidava la sua Audi lungo la strada quando, per cause ancora in fase di accertamento, è andato a sbattere contro un’auto ferma.
L’incidente ha attirato l’attenzione delle autorità locali, con i Carabinieri che sono prontamente intervenuti sulla scena e la Polizia Locale. Inizialmente sembrava che il giovane fosse in condizioni relativamente stabili, ma la situazione ha preso una svolta improvvisa e preoccupante.
Dopo l’arrivo dell’ambulanza del 118, purtroppo senza un medico a bordo, il giovane è sceso da solo dalla sua auto, ma dopo soli cinque minuti ha perso conoscenza. Di fronte a questa emergenza, l’autista Stasi, e l’infermiere Serleti, hanno preso una decisione cruciale.
Invece di trasportare il giovane all’ospedale di Crotone, come inizialmente previsto, hanno contattato il personale della centrale di Crotone. Questi ultimi si sono prontamente coordinati con la centrale di Catanzaro per organizzare il trasporto d’urgenza del giovane in elisoccorso verso l’ospedale Pugliese di Catanzaro.
È emerso che il giovane coinvolto nell’incidente è nativo di Cirò, ma risiede in Svizzera, tuttavia, si trovava in vacanza in questo periodo nel suo paese natale.
L’incidente e la decisione di trasportare il giovane in elisoccorso hanno messo in evidenza la rapidità e l’efficienza con cui i servizi di emergenza possono intervenire in situazioni critiche. Gli inquirenti continueranno a indagare sulle cause dell’incidente, mentre il giovane riceverà le cure necessarie presso l’ospedale di Catanzaro.
La mancanza di un medico a bordo delle ambulanze è una situazione estremamente grave e preoccupante. Nel contesto dell’ASP di Crotone e in altre province nel corso degli anni, il servizio di emergenza sanitaria è stato notevolmente indebolito a causa dell’abbandono da parte di numerosi medici. Di conseguenza, ci troviamo spesso di fronte a ambulanze prive di personale medico, a causa della scarsità di medici disponibili e dei pesanti turni sopportati da coloro che rimangono nell’ambito di questa crisi. Questa situazione mette a rischio la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.
