Presso l’auditorium dell’I:I.I.G.Gangale d Cirò Marina, alla presenza della Dirigente dello stesso Istituto, Serafina Rita Anania, della delegata regionale del movimento Donne del Vino, Vincenza Alessia Librandi e del Sindaco e presidente della Provincia, Sergio Ferrari, è stato presentato un progetto di formazione dedicato agli Istituti per il turismo ed agli alberghieri, nato per la necessità di formare i futuri maturandi sulle conoscenze specifiche che ruotano intorno al vino, alla sua produzione, alla sua cultura e al suo territorio. Un progetto volto “a promuovere e diffondere le conoscenze del principale marcatore identitario del nostro territorio, raggiungendo una piena consapevolezza di cosa e quanto rappresenta il vino”, come ha detto nel suo intervento lo stesso Sindaco, Sergio Ferrari. “Un marcatore identitario, ha aggiunto “che rappresenta per il cirotano un carattere di unicità, principale volano economico e di cultura enogastronomica”. Un progetto, inserito nel PTOF dell’Istituto guidato da Serafina Rita Anania, attenta a cogliere nella proposta di questo progetto, un segnale forte di approfondimento di un elemento, il vino, che anche in termini di occupabilità futura offrirà molti sbocchi professionali agli alunni, perché, come è stato detto e sottolineato durante i vari interventi, un diplomato al turistico o alberghiero, deve essere professionalmente preparato non solo a servire bene il vino ma soprattutto a conoscerlo nella sua composizione organolettica e culturale per fare conoscere e diffondere quell’unicità del nostro territorio che fanno del vino Cirò, un’eccellenza non solo in Calabria ma in tutto il mondo. E questo importantissimo traguardo è stato raggiunto e oggi viene introdotto per la prima in una Scuola Calabrese, grazie all’impegno delle Donne del Vino in collaborazione con l’I.I.I. Gangale, con lo scopo ultimo di ampliare le conoscenze del vino, della sua storia enogastronomica, enoturistica, del menagement, volto ad offrire agli alunni migliori e più professionali sbocchi lavorativi. Il progetto, come è stato illustrato anche dalla vice presidente del movimento Donne del Vino, Silvia Gulisano, esperta e anche sommelier sarà svolto in dieci ore complessive presso l’Istituto Turistico e 10 presso l’Istituto Alberghiero, in una sorta di progetto esperenziale che prevede, fra l’altro anche delle degustazioni (solo per i maggiorenni) e delle visite presso cantine con una verifica a fine anno. Durante la presentazione del progetto, che ha visto anche la presenza della presidente dei sommelier dell’AIS regionale, Maria Rosaria Romano, inevitabili i riferimenti e i riconoscimenti dovuti al vero “precursore e sognatore lungimirante” di questo straordinario successo del vino Cirò, l’indimenticato “Dottore Honoris Causa” Nicodemo Librandi che unanimamente durante la presentazione del progetto, ha ricevuto parole di gratitudine per avere voluto e saputo credere nel valore economico, sociale e culturale di questo “nettare” che oggi si beve in tutto il mondo e che rappresenta la vera eccellenza del territorio. Un progetto che si spera, possa divenire, anche materia di studio, magari inserendolo permanentemente nella programmazione di studio, a vantaggio del territorio, della conoscenza del territorio, della cultura enogastronomica del territorio e, quindi, dell’economia e del benessere socio economico del territorio. Oggi le donne del vino impegnate in tutta Italia sono circa 1100 e, come ha affermato la presidente Vincenza Alessia Librandi “il vino, grazie anche al forte impegno del nostro movimento “Donne del Vino”, sarà sempre più donna in termini di quote rosa, “ed io ne sono una reale presentazione contando di proseguire sulla scia di quanto fatto dal mio compianto compagno di una vita”.