
Cirò Marina, 11 maggio 2025 – È stato definito “un giorno di festa” dal sindaco Sergio Ferrari, quello di oggi, durante l’inaugurazione ufficiale di Via Falcomatà, una delle opere pubbliche più attese della città. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra amministrazione e cittadini, segna un passo importante nel progetto di riqualificazione urbana avviato dall’attuale giunta comunale.
«Quando si inaugura un’opera pubblica così importante – ha dichiarato il sindaco nel suo intervento alle ore 11:20 – tutti i sacrifici che mettiamo in campo ogni giorno vengono ampiamente ripagati. I risultati arrivano solo quando si lavora insieme: amministrazione da una parte e cittadini dall’altra. «In questo caso specifico, voglio esprimere un sentito ringraziamento a tutti i cittadini proprietari che hanno gratuitamente concesso i loro terreni per rendere possibile quest’opera, tra cui alcuni come i signori Lionetti, Calabretta, Strancia e Arcuri.»
Inoltre, si ricordano le condizioni critiche in cui versava l’area al momento dell’insediamento della sua amministrazione, nell’ottobre del 2020: strade dissestate, assenza di illuminazione pubblica, erbacce e rifiuti abbandonati. Oggi, grazie a un finanziamento intercettato e a un lavoro sinergico, l’intera zona ha cambiato volto.
Ferrari ha voluto ringraziare pubblicamente l’impresa esecutrice dei lavori, Varano, il tecnico progettista Scerra e l’ingegnere Cipriotti, responsabile del procedimento, sottolineando l’importanza del lavoro tecnico e operativo che ha reso possibile il completamento dell’opera.
Ma non finisce qui: «Alla fine di questa via – ha annunciato – sorgerà presto una nuova villetta, i cui lavori sono già in corso. Sarà intitolata alle sorelle Lionetti, come omaggio alla loro memoria e al loro legame con la nostra comunità.»
L’iniziativa si inserisce in un più ampio disegno di rilancio urbano che guarda al futuro, con l’obiettivo – ha concluso il sindaco – «di costruire una Cirò Marina migliore, a misura di cittadini e sempre più bella da vivere.»





Mi chiedo: sarebbe stato meglio intitolare la nuova strada a qualche nostro illustre,oppure qualche vittima ,affinché si potesse sensibilizzare e trasmettere cultura di qualsiasi genere ai nostri futuri affetti?