I “baschi verdi” della compagnia di Catanzaro, coordinati dal comando provinciale del corpo, al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato dei beni e servizi hanno sottoposto a sequestro penale di 9.344 fra articoli pericolosi (noti come similalimenti) e con simbolo “CE” ingannevole, denunciando alla procura della repubblica di Catanzaro il titolare della ditta, per il reato di frode in commercio. La mirata attività svolta dai finanzieri ha permesso di sottoporre a controllo una grossa azienda, condotta da soggetti di etnia cinese, esercente il commercio al dettaglio di abbigliamento e articoli casalinghi, provenienti, in gran parte, dal mercato asiatico. All’interno dei locali sede dell’impresa, ubicati a Catanzaro, sono stati individuati svariati prodotti illeciti, tutti esposti per la vendita.
Alcune merci appartenevano alla categoria dei “similalimenti” (prodotti quali calamite e portachiavi riproducenti in maniera fedele prodotti alimentari e che quindi possono trarre in inganno i consumatori e in particolare, viste fra l’ altro le ridotte dimensioni, possono essere ingerite dai piu’ piccoli) la cui vendita e’ vietata da un’ apposita direttiva del ministero della salute. Altri oggetti erano privi delle indicazioni di sicurezza e di provenienza, delle istruzioni d’uso e di altri dati indispensabili a garantire la completa informazione della clientela sulle caratteristiche e sulla composizione dei beni in vendita. Sono stati parimenti rinvenuti e sequestrati amministrativamente ulteriori 151.347 articoli, per varie violazioni concernenti la mancanza di sufficienti indicazioni di sicurezza e di provenienza, delle istruzioni d’uso e di altri dati indispensabili a garantire la completa informazione della clientela, in merito alle caratteristiche ed alla composizione dei beni in vendita.