“Tra le pochissime personalità che ebbero veramente a cuore le sorti della città di Crotone è annoverato Giacomo Mancini, per decenni punto di riferimento di Visconte Frontera e di tutti i socialisti crotonesi che condivisero e si riconobbero nella sua azione riformatrice e modernizzatrice” afferma il coordinatore provinciale dei Riformisti, Michele Calvo. “Da ministro e soprattutto da meridionalista convinto si spese tanto ed operò per ridurre le distanze tra Nord e Sud, sostenendo e finanziando a tal fine la realizzazione di grandi infrastrutture ed opere pubbliche che segnarono l’inizio della modernizzazione, dell’emancipazione e del riscatto del Mezzogiorno. Anche la realizzazione delle più importanti opere pubbliche nel nostro territorio (ospedale civile “San Giovanni di Dio”, porto nuovo, cavalcavia, aeroporto, completamento del palazzo di giustizia, acquedotto, sede dell’Inps, ecc.) si deve al suo impegno ed interessamento”.
“Fu, altresì, costantemente ed apertamente al fianco di Visconte Frontera nella difficilissima battaglia che portò all’elevazione di Crotone a capoluogo di provincia – continua Calvo – un sogno divenuto realtà grazie all’azione sinergica dei due esponenti socialisti dopo decenni di proclami e promesse fatti dai parlamentari del territorio. Considerato che sono trascorsi più di dieci anni dalla dipartita di Giacomo Mancini e tenuto conto delle disposizioni di legge in materia di variazioni toponomastiche, chiediamo al Sindaco Peppino Vallone di voler avviare l’iter per l’intitolazione di una strada o piazza per onorarlo di un sito che possa tener viva la sua memoria. Riteniamo che l’Amministrazione non possa non riconoscere a colui che è stato un apprezzato statista nonché uno dei massimi esponenti della sinistra italiana del suo tempo il posto e la memoria che gli spettano nella nostra città, alla cui crescita civile, culturale ed economica diede un determinante impulso e contributo. Giacomo Mancini amava Crotone, ne seguiva le vicende in prima persona ed interveniva nei momenti di bisogno, mentre gli altri politici di spessore nazionale si recavano in città soltanto in occasione delle competizioni elettorali, quando carpivano la fiducia dei Crotonesi con le promesse. La nostra comunità deve ricambiare l’amore ricevuto da Giacomo Mancini con un atto formale di riconoscenza”.




