Torna a far sentire la propria voce il Movimento Cinque Stelle Crucolese, il cui intento, rimarcato fin dalla sua nascita, è quello di porre attenzione sui problemi di natura sociale del nostro territorio. Questa volta gli occhi del Meet-Up cittadino si sono concentrati sul Decreto Legge numero 4 del 24 gennaio 2015 (“esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) sui terreni agricoli”) che, in attesa proprio in questi giorni di essere convertito definitivamente in legge, sta mettendo a dura prova i nervi degli agricoltori professionisti, nonché di tutti i proprietari di terreni agricoli. “L’imposta, creata al fine di recuperare parte di quei soldi male utilizzati dal Governo Renzi con decreto fiscale dei famosi ottanta euro in busta paga, – dicono i Cinque Stelle – non fa altro che rendere più dolorose le ferite che affliggono l’agricoltura calabrese da tempo e che nel corso degli ultimi anni altro non sono che peggiorate.”
Michele Grispo, Co-Organizer del Meet-Up Crucolese, dice: “L’Imu sui terreni agricoli è un’imposta iniqua, inadatta, ma soprattutto inopportuna. Come si può tassare un settore del quale gli operatori a stento riescono a coprire i costi amministrativi già esistenti? Da anni aspettiamo che la politica si prenda carico dei nostri problemi, non riusciamo più a collocare sui mercati i nostri prodotti e nessuno ci da una mano; i politici si ricordano degli agricoltori solo per le elezioni e per fare cassa con qualche imposta penalizzante come l’Imu agricola.” A tal proposito, il M5S locale ha presentato nei giorni scorsi una petizione con otre 200 firme, al Sindaco di Crucoli, Domenico Vulcano, al fine di ottenere l’adeguamento dell’aliquota dall’attuale 7,6 per mille al 4,6 per mille. Nella petizione si fa riferimento anche ai numerosi ricorsi presentati da diversi Sindaci d’Italia, peraltro accolti dal Tar del Lazio, che fanno leva sulla classificazione, assai dubbia da parte dell’Istat, che suddivide i Comuni in montani, parzialmente montani e non montani. Proprio il Tar del Lazio, con ordinanza numero 3770 del 5 marzo 2015, ha chiesto all’Istat una dettagliata relazione al fine di decidere sui ricorsi in causa, inerenti appunto quel tipo di classificazione. “Siamo speranzosi – conclude Grispo – che in questa occasione il nostro Sindaco stia dalla parte degli agricoltori, accordandoci l’adeguamento dell’aliquota come chiesto dalla petizione, ma soprattutto anch’egli presenti ricorso al Tar, al fine di esonerarci del tutto da una ingiusta imposta, visto che il comune di Crucoli ha una posizione altimetrica di gran lunga maggiore di altri comuni della Calabria e d’Italia, che invece sono già esentati.”




