Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri di Crotone e di Isola Capo Rizzuto hanno tratto in arresto, in flagranza di reato: Geraldi Giuseppe, cl. 87, proprietario di un autolavaggio; Gualtieri Francesco, cl. 85, nullafacente; Rocca Salvatore, cl. 83, operaio; Fabiano Pasquale, cl. 71, falegname; Cristinao Luigi, cl. 93, barista, per reati connessi al danneggiamento al patrimonio archeologico e violazioni in materia di ricerche archeologiche.
I Militari della Compagnia di Crotone in collaborazione con i colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, grazie anche alla determinante segnalazione giunta da parte della Soprintendenza dei Beni Culturali, della presenza di alcuni soggetti sconosciuti all’interno dell’area archeologica di Capocolonna nei pressi della Colonna del tempio di Hera Lacinia, sono intervenuti sorprendendo i 5 soggetti che, armati di metal detector, pale e zappe, erano intenti a compiere scavi abusivi. Alla vista dei militari i 5 hanno provato a dileguarsi fuggendo verso la vicina scogliera venendo però immediatamente raggiunti e bloccati dai Carabinieri accorsi in forze. Sul posto è stato rinvenuto un metal detector, due zappe ed una pala utilizzate negli scavi. I reati per i quali si procede sono violazione in materia di ricerche archeologiche e danneggiamento aggravato. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati posti, su disposizione della Procura della Repubblica di Crotone, al regime degli arresti domiciliari.




