“Buon vino fa buon sangue” è la forma moderna del latino Vinum bonum laetificat cor hominis. È uno dei numerosi detti popolari che dimostra la rilevanza da sempre attribuita per i suoi poteri terapeutici alla bevanda di Bacco. Tesi avvalorata di recente da una ricerca svolta da ricercatori inglesi che hanno provato a dimostrare il detto. In laboratorio hanno usato alcune colture cellulari per identificare quale “ingrediente” del vino ha un vero effetto sulla nostra salute. Hanno così scoperto che alcune componenti che si trovano nei semi dell’uva, chiamati procianidolici, che agiscono da vasodilatatori, avrebbero una benefica influenza sulla circolazione del sangue. I procianidolici sono molto potenti e potrebbe bastare un solo bicchiere al giorno per proteggere il nostro cuore. Probabilmente, la sicura e certa conoscenza della sua effettiva efficacia, frutto di anni di sperimentazione e studi sul campo che l’azienda Librandi, leader regionale nel settore, ha deciso di avviare una proficua collaborazione con l’Avis di Cirò Marina, presieduta da Cataldo Golino e nei primi giorni di giugno scorsi, ha dato vita ad una prima giornata di raccolta sangue organizzata presso l’azienda Rosaneti Come è stato sempre sottolineato e scritto, “ donare il sangue è un gesto semplice ma che può salvare la vita di molte persone. È un’azione solidale ma non scontata, visto che sempre più spesso si sente parlare di “emergenza sangue”. Il decrescente numero di donatori e l’estate ormai alle porte, periodo in cui storicamente si registra un’ulteriore contrazione delle donazioni, costituisce un serio problema per migliaia di persone in stato di bisogno. Ed è sulla base di tali ulteriori considerazioni che, lo scorso 2 giugno, le verdi vigne della Tenuta Rosaneti hanno fatto da cornice alla prima giornata di raccolta sangue organizzata da Librandi in collaborazione con l’Avis Comunale di Cirò Marina, dal titolo “Il vino fa buon sangue”. L’evento, che mira a diventare un appuntamento fisso in futuro, è volto ad una più ampia opera di sensibilizzazione nei confronti della collettività sull’importante tema della donazione. Nella mattinata sono state raggiunte ben 40 donazioni, tra donatori abituali e soprattutto nuovi, tra cui gran parte del team Librandi. Un lavoro di squadra unito dal comune obiettivo di fare del bene. “Donare significa salvare vite, donare una parte di sé e della propria energia a chi sta soffrendo, agendo per il bene della collettività. Un gesto piccolo per ognuno di noi ma che nell’insieme può fare realmente la differenza” ha commentato Raffaele Librandi, titolare dell’omonima cantina, da sempre attenta alla tematica della sostenibilità e della salvaguardia della biodiversità.” Librandi ha infatti di recente ottenuto la certificazione Equalitas di “cantina sostenibile”, uno standard specificatamente studiato per il settore vitivinicolo che nasce dalla volontà di fornire una certificazione unica, una garanzia per il consumatore e gli stakeholder rispetto alla correttezza e alla verificabilità dei requisiti definiti secondo i tre pilastri sociale, ambientale ed economico.