
In un tripudio di emozioni, applausi, risate e lacrime di commozione, si è svolta la “prima” della nuova music-commedia brillante “Non è vero ma ci credo… Occhio al malocchio!”, scritta e diretta da Filomena Zungri, così come le altre cinque precedenti commedie rappresentate in dieci anni di attività teatrale.
Domenica 18 maggio dunque, al teatro Filottete, a Cirò, in occasione dei festeggiamenti per il decennale, la Compagnia Teatrale Apollo Aleo ha presentato uno spettacolo frizzante, brioso, divertente ma al contempo ricco di contenuti e spunti di riflessione, che ha tenuto il folto pubblico – la serata ha registrato il sold out – incollato alle sedie per più di due ore. Tra superstizione e scaramanzia, in un mondo fortemente stereotipato, si svolgono le vicende di Arturo Stendardo (Gaetano Ierimonte), additato come “Iettatore” dai suoi compaesani che gli attribuiscono il potere di determinare eventi e fenomeni inspiegabili, che si dipanano presso la bottega di donna Vittorina Speziale (Annamaria Strumbo), avvenente proprietaria, maritata infelicemente con l’incallito dongiovanni, Guglielmo Ferrigno (Giuseppe Sammarco, che è anche il presidente dell’associazione), la quale manda avanti l’attività grazie anche alla cameriera tuttofare, Nicolina La Secca, detta “Sharon” (Antonio Torchia), per il suo lavoro “notturno”. Tra gli assidui frequentatori della bottega, tanti personaggi improbabili, caricature e riflesso delle ansie e delle difficoltà che determinano il nostro agire sociale, spingendo lo spettatore verso una pacata riflessione: Maria Scalogna (Filomena Zungri), moglie, suo malgrado, di Arturo (dedita all’alcool); Adelaide la Perpetua (Maria Teresa Calzona), in cerca di marito, anche altrui, dilaniata dal conflitto tra la fede bigotta e la libertà individuale; l’imbroglione Bertino (Michele Palmieri), fratello gemello (omozigote) dell’integerrimo prete don Peppino; Espedito Storto (Vincenzo De Franco), figura losca e camaleontica che si adatta perfettamente ai cambiamenti sociali in atto. E quando la superstizione non basta a scacciare ogni dubbio, ecco che si ricorre alla scienza degli astri, tra una risata e l’altra, con l’astrologo Luigi Gladiolo (Gianni Notaro), per scoprire cosa ci riserva il futuro. Sempre con un occhio al Malocchio!
Al termine della serata, felici ed emozionati, gli attori hanno consegnato un riconoscimento alla loro regista, Filomena Zungri, che ha ringraziato tutti i presenti, l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Mario Sculco, del vice sindaco Fortunato Strumbo e dell’assessore Salvatore Giardino, la proloco ed il presidente Niky De Franco, per la sua disponibilità, e tutti coloro che sono al seguito della compagnia e rendono possibile ogni attività, ma soprattutto il meraviglioso pubblico che segue con calore ed entusiasmo da dieci meravigliosi anni, il gruppo di talentuosi amici, attori amatoriali che si sono messi in gioco impegnandosi al massimo per riuscire nel principale intento della tradizione della commedia dell’arte: far ridere, e che hanno avviato con entusiasmo un progetto dedicato alla valorizzazione del nostro dialetto e delle nostre tradizioni con l’intento di divertire coinvolgendo la comunità ed esaltando i pregi e le potenzialità del territorio, proprio attraverso la plasticità del vernacolo. L’associazione si è costituita nel marzo del 2015, in seguito alla prima rappresentazione della commedia “Matrimonio con patrimonio”, scritta appositamente per realizzare una raccolta fondi a fini benefici, “Lions a Teatro”, in collaborazione con il Lions Club Cirò Krimisa.
Tra premi e riconoscimenti di ogni genere, in giro per la Calabria, spesso la compagnia collabora con le associazioni del territorio, dedite al servizio, per promuovere una intensa l’attività di raccolta fondi finalizzata a finanziare progetti umanitari, poiché, i componenti che hanno fondato l’associazione, attori appassionati che credono nel potere del teatro come strumento di conservazione e promozione delle radici culturali e che attraverso rappresentazioni in dialetto, vogliono far conoscere e riscoprire le storie, le usanze e le caratteristiche uniche della nostra terra, coinvolgendo il pubblico di tutte le età, sono oltremodo attenti ai bisogni del territorio.
L’obiettivo di diffondere il dialetto come patrimonio vivo e prezioso, rendendolo protagonista sui palcoscenici locali si coniuga perfettamente con lo scopo di trasmettere l’amore e il rispetto per la propria cultura, e di aiutare, altresì, chi ha bisogno, condividedo gioia con chi ci guarda, regalando un sorriso, raccontando storie di vita quotidiana, leggende e fatti storici del nostro passato, maestri imprescindibili per comprendere il nostro presente.
I festeggiamenti e le celebrazioni del decennale continueranno a Cirò marina, al teatro Alikia, domenica 25 maggio, alle ore 20:30.




