
Ogni scarpa rossa racconta una storia di dolore…
Per la giornata contro la violenza sulle donne, il Lions Club Cirò Krimisa mette in risalto un richiamo forte e necessario alla coscienza collettiva.
Simbolicamente e con l’autorizzazione dell’amministrazione comunale, la Presidente Orsola Siciliani e una rappresentanza dei soci del Lions Club Cirò Krimisa, a nome di tutto il Club, hanno realizzato una rete con delle scarpe rosse per sensibilizzare la comunità di Cirò Marina.
Le scarpe rosse, così come le panchine rosse o le sedie rosse, sono diventate un simbolo potente di questa lotta e rappresentano il sangue e la sofferenza delle vittime, colpevoli solo di amare o avere amato l’uomo sbagliato.
La violenza contro le donne è ancora oggi, purtroppo, un fenomeno sistemico e pervasivo che colpisce ogni aspetto della vita sociale e richiede un approccio integrato e multidisciplinare per essere affrontato; nonostante il Codice Rosso, in Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa, spesso per mano di chi dice di amarla.
Viene da pensare che a niente siano serviti il progresso, le Pari Opportunità, decenni di lotte che hanno consentito, tra le tante conquiste, il diritto di voto, l’accesso all’istruzione, i diritti riproduttivi, la parità salariale, la rappresentanza politica e i diritti delle lavoratrici madri se la vita di una donna a volte è appesa a un filo.
Eppure la storia, l’arte, la letteratura, la scienza sono state e sono terreno fertile per tantissime donne, da Aspasia a Frida Kahlo, da Maria Curie a Rita Levi Montalcini, a Margherita Hack a Samantha Cristoforetti… un elenco lunghissimo di menti eccellenti che continua ad arricchirsi ogni giorno, senza trascurare il valore e l’impegno di ogni singola donna nel portare avanti la famiglia e la propria vita, con dedizione e sacrificio.
Il Lions Club Cirò Krimisa ha inteso dunque ancora una volta cogliere l’occasione di questa giornata simbolo per riflettere e impegnarsi concretamente perché la violenza di genere venga eliminata, non solo nel mondo occidentale, ma necessariamente anche nei Paesi dove la vita di una donna vale meno di zero.
E, nonostante tutto, continuare a sperare che si rinnovi ancora oggi lo stesso amore che Dante aveva per Beatrice e lo spesso rispetto che Shakespeare portava al mondo femminile quando diceva” In piedi, Signori, davanti ad una Donna!”









