“E’ nota l’opera di sensibilizzazione che il Movimento Cinque Stelle ha diretto nei confronti dell’Amministrazione cosentina di Mario Occhiuto sia per ciò che riguarda l’annoso problema del Ciclo dei rifiuti (dei quali, senza vantare alcuna primogenitura, mi sono occupato come cittadino attivista del MeetUp di Cosenza) sia per ciò che riguarda i problemi della mobilità della città (dei quali si è interessato, nella stessa forma, l’amico Sebastiano Barbanti). E’ altresì noto – afferma in una nota Francesco Molinari di M5S Cosenza – l’apprezzamento manifestato nelle nostre disinteressate iniziative dal Sindaco, al quale va senz’altro riconosciuta una certa lungimiranza, e dico ciò non perché si tratti di iniziative proposte dal M5S ma per i vantaggi che potevano e potrebbero derivare ai cittadini dalla loro attuazione sostanziale. In questa prospettiva, come M5S, non ci siamo mai sottratti al dialogo e al confronto, con la speranza di vedere realizzato, nella Nostra Città, un Centro di Riciclo ispirato alle modalità operative di quello di Vedelago, pure visitato dal Sindaco e dagli organismi tecnici del Comune su nostra iniziativa. Tuttavia, pur comprendendo l’assillo – tipico di ogni ente locale – sulle risorse da trovare (anche se l’investimento di sei milioni di euro che serve per costruire il Centro di riciclo rappresenta una cifra ridicola rispetto a quelle spese sinora ed ai vantaggi che se ne ricaveranno) mi sembra di notare ancora ben più di qualche titubanza, sul “che fare” e sul “come fare”, nell’Amministrazione comunale. Allo stesso modo mi sembra siano passati in secondo piano gli appunti critici, oltre che del deputato Barbanti, di Ivan Pastore (attivista storico) e di Francesco Mercurio, ambedue partecipanti all’incontro di venerdì pomeriggio (chi scrive non ha potuto partecipare perché impegnato, lo stesso giorno, in una discussione del nostro Gruppo al Senato sull’elaborazione di un prossimo disegno di legge sul reddito di cittadinanza). La nostra posizione, come attivisti, è chiara ed è espressa dalla proposizione del nostro Piano, non negoziabile sotto i profili della trasparenza, della partecipazione dei cittadini e della sostenibilità ambientale, profili che militano a favore della pubblicità dell’intervento in tema di rifiuti e che gli attivisti del Meetup di Cosenza ricordano sistematicamente ai Nostri concittadini ai “banchetti informativi”.
Invece, al di là di certe facili convergenze, mi sembra che l’Amministrazione comunale ancora non abbia deciso cosa fare da grande: vorrebbe abbracciare con passione il Centro Riciclo, ma non rinuncia “ideologicamente” al matrimonio d’interesse con la politica della termovalorizzazione che sta riducendo sul lastrico (unitamente alla politica sanitaria che, guarda caso, vedono ambedue alla solita emergenza la straordinarietà consueta della gestione del Viceré di Calabria, Giuseppe Scopelliti) la Regione; è consapevole della disastrosa esperienza del carrozzone Valle Crati – che ha visto mischiarsi il peggio della concezione clientelar-partitica del pubblico con il peggio del parassitismo economico privato – ma ancora non si vuole staccare “ideologicamente” dalla superstizione dell’ottica efficientista di una gestione privata (come se non si sapesse, caro Presidente Vicario del consorzio Valle Crati, attraverso quali meccanismi “privati” si sono sperperate le svariate centinaia di milioni di euro dei cittadini calabresi). Ora, non vorrei sembrare malizioso ma mi dispiacerebbe se questa sua incerta sortita su un tema che ci coinvolge fosse un tentativo di dare una chance alla stasi della compagine politica che lei rappresenta, la cui composizione non depone favorevolmente sulla genuinità dell’azione amministrativa cosentina. Se Lei vuole coinvolgere la Regione nella persona dell’Assessore Pugliano – che sinora hanno ambedue brillato per la loro assenza ingiustificata in materia – per spostare l’attenzione sul territorio calabrese, con noi sfonda una porta aperta ! Riteniamo, però, gravissime le affermazioni di Pugliano sulla condizione in cui i rifiuti arrivano in discarica in quanto testimoniano l’inadeguatezza e l’avventurismo politico dei vertici regionali, che si propongono ben poco oltre la gestione del potere ed il soddisfacimento degli interessi personali dei dirigenti “amici”: non solo la Calabria è l’ultima regione d’Europa in merito alla raccolta differenziata ma quest’ultima non può che essere finalizzata al riutilizzo dei rifiuti e tra non molto dovremo pagare sanzioni su questo! Facciamolo quest’incontro pubblico, come gli attivisti del MeetUp di Cosenza chiedono da tempo, ma che sia realmente tale, facendo partecipare la cittadinanza tutta, reale destinataria della gestione della cosa pubblica. Il M5S non si siede e mai si siederà a tavoli privati per spartire cariche e prebende varie o per sponsorizzare – lucrando provvigioni – imprese amiche ovvero carrozzoni “misti”. Solo in un contesto sano tutto è e sarà possibile e si agirà veramente pensando ai diritti delle generazioni future”.