Un’artista ciromarinese, Maria Teresa Pirillo, dipinge con colori ricavati dal vino. Una fra le poche in Italia ad usare questa particolare tecnica, si va affermando come innovatrice. Niente colori tradizionali, niente tempere, niente acquarelli normali, ma semplicemente vino. Vino invecchiato di molti anni, meglio se Cirò, per le tonalità rubino, il Pignolo per le sfumature ambrate, il Cabernet per il violaceo e il Merlot per le sfumature di grigio. Calabrese di origine, ma Udinese di adozione, Maria Teresa da tempo ha deciso di tralasciare gli acquarelli tradizionali e di cimentarsi nell’elaborazione di ritratti autunnali, marini e paesaggistici, ma anche nudi e ritratti, utilizzando colori frutto dell’elaborazione di procedimenti di evaporazione di vini particolari, derivati da diverse uve. Inizialmente era stato utilizzato il mosto durante i primi approcci di questa particolare sperimentazione, ora invece è il vino stesso che con il suo tratto naturale, trasmette dalle tele quel calore che un acquerello normale non potrebbe esprimere. Vino quindi per i suoi lavori artistici la cui pigmentazione, a differenza del mosto, che sulla carta o tela fermenta più rapidamente e sbiadisce, risulta più resistente nel tempo. E per questo, che nella sua artistica “speciale e atipica” cantina, Maria Teresa Pirillo, conserva vini provenienti da diversi uvaggi. Cirò rosso ambrato e rubino, Merlot, Cabernet, Pignolo, Terrano, Pinot rosa, Marsala ambrato, tutti rigorosamente invecchiati almeno di sei sette anni. Non manca anche qualche bottiglia di bianco per sfumare i colori troppo accesi del rosso. Se invece il rosso deve risultare più corposo, ecco che Maria Teres, mette a frutto uno dei segreti sperimentati durante la sua ricerca artistica. Scalda il vino fino a ridurlo di un terzo e alla fine il vino diventa più corposo e pertanto il colore più corposo, risultando così più duraturo e intenso.
Il risultato sono delle tele di una “fragranza e intensità” che si avverte sin da subito nell’ammirare i suoi lavori. Come si ricorderà, annunciato dal nostro giornale, durante la scorsa estate, Maria Teresa Pirillo, anche scrittrice, ha presentato il suo ultimo lavoro, durante un happy hour letterario organizzato presso il White Beach di Cirò Marina. E’ stata l’occasione per presentare il suo racconto dal titolo, “voleva essere Alice” di ci è stata la curatrice linguistica. Alla presenza del Sindaco, Roberto Siciliani e dell’assessore alla cultura, Sergio Ferrari ed altri invitati, l’artista aveva letto alcuni brani, accompagnata dalle note e dalla chitarra di Francesco Nicastri, dell’ex gruppo musicale “ I Gringes” anch’egli cirotano ma residente da diversi anni in Friuli e, in quell’occasione, più che positiva, i presenti avevano apprezzato il linguaggio del libro e la storia stessa, paventando l’idea progettuale per un incontro ulteriore, per una conoscenza più approfondita e più pubblica dei lavori della scrittrice e pittrice. In particolare, il progetto, come ci ha dichiarato la stessa Maria Teresa Pirillo, intendeva proporre una serie di racconti legati alla cultura cirotana, due dei quali hanno ricevuto premi regionali di narrativa in Friuli, a qualche casa editrice del luogo. Ora, crediamo, sarebbe interessante e forse particolare, programmare un evento che possa unire i due tratti dall’artista, magari leggere un bel libro, ascoltare della bella musica tradizionale e, contemporaneamente, ammirare questi suoi capolavori che ancora una volta, qualora ce fosse stato bisogno, porterebbero all’attenzione della collettività e non solo, un ulteriore accrescimento culturale. In una prossima estate che crediamo vedrà ancora la cultura al centro delle sue iniziative di intrattenimento, frutto di una scelta ben precisa dell’attuale assessore alla cultura, Sergio Ferrari e della giunta guidata dal sindaco Roberto Siciliani. e dall’assessore alla cultura Sergio Ferrari, che aiuterebbero così meglio a conoscere una figlia della nostra Calabria, della nostra terra, della nostra città.
Direi “ubriacante”, queste opere sono fantastiche,sfumature bellissime e profondità assoluta.
Faccio i complimenti alla signora Pirillo e la invito a presentarle a Ciro’ Marina, sono certo che l’apprezzamento sarà totale.
Gentile Signor De simone, la ringrazio per aver mostrato di gradire i miei lavori. Per chi si espone, pubblicando le proprie emozioni, è un piacere immenso sapere di essere arrivato al cuore di chi osserva. Sarebbe un piacere immenso, per me, poter esporre nella mia terra d’origine, con i vini poi della mia terra. Appena se ne dovesse creare l’occasione e fossi invitata a farlo, ci starei di sicuro. In stagione estiva, visto che lavoro ancora. Intanto, la saluto cordialmente
maria teresa pirillo
Vorrei fare un ringraziamento pubblico al giornalista Oscare Grisolia e al Cirotano per la sensibilità, mostrata possedere, verso l’arte e la gente della stessa terra, logisticamente distante, ma che mai distante se ne è sentita.
La mia curiosità verso la vita e la mia fervida fantasia hanno avuto origine proprio lì, quando il mio sguardo si perdeva nell’intenso azzurro di un misterioso marecielo; quando il maestrale benefico mi portava le fragranze, i colori, le note di tutte quelle culture che hanno impastato le nostre carni e le nostre anime.
Sono felice di essere “ciromarinese”.