“Sin dal momento del mio insediamento ho affrontato con grande determinazione e ben cosciente che lo sviluppo economico del territorio della Valle del Neto e del Comune di Cirò Marina sia strettamente legato alla ripresa delle attività produttive nella miniera di Belvedere Spinello e nello stabilimento produttivo di Cirò Marina” – afferma il sindaco Roberto Siciliani in una lettera aperta alla Regione Calabria. Ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, nessuna iniziative è stata presa dalla Regione Calabria nei confronti della Syndial per il mancato rispetto delle prescrizioni previste dal R.D. 29 Luglio 1927 n.1443, recepito dalla L. Regionale 40/09, nonostante la scadenza della concessione risale al mese di Novembre 2012. Questo sta provocando un depauperamento del patrimonio indisponibile della Regione Calabria a causa della mancata manutenzione delle pertinenze esistenti. Tale inerzia riduce a zero il valore del patrimonio pertinenziale, in quanto ne vanifica il futuro in termini tecnico-economico, con i danni erariali, facilmente valutabili e per la perdita di circa 100 posti di lavoro. La domanda che mi sono posto insieme alla giunta comunale è: “a chi giova questo mancato rispetto della normativa e degli obblighi derivanti dalla stessa?”. Alla Syndial sicuramente che con il suo atteggiamento dilatorio, allontana sempre di più la possibilità di una ripresa delle attività produttive. Nel resto dell’Italia alla Syndial ed all’Eni, non è stato consentito questo atteggiamento imponendo il rispetto delle leggi con tutti gli oneri che ne derivano. Proprio per i motivi il Comune ha costituito un tavolo permanente finalizzato ad intraprendere iniziative tendenti alla riapertura delle attività ex Syndial.
Con al presente lettera aperta, vorrei sensibilizzare tutti i soggetti interessati, tecnici e politici, affinché intervengano in modo deciso sulla Syndial allo scopo di ottenere la consegna delle pertinenze minerarie, perfettamente funzionanti in modo da consentire la pubblicazione del bando di assegnazione della concessione mineraria in oggetto con le relative pertinenze perfettamente funzionanti. Ad oggi, tutte le procedure per il passaggio degli impianti esistenti a bene indisponibile della Regione Calabria non è stato ratificato a patrimonio della stessa Regione, l’amministrazione comunale decide di intraprendere tutte le azioni, anche legali a tutela degli interessi della comunità, riservandosi di adire le vie legali per accertare eventuali responsabilità penali ed erariali ed eventuali omissioni da parte di politici e dirigenti, soprattutto regionali. L’Amministrazione Comunale, inoltre, valuterà eventuali responsabilità da parte della Syndial del mancato rispetto delle prescrizioni imposte dalla legge mineraria, quali il mantenimento in piena efficienza degli impianti allo scopo di preservare le potenzialità produttive dell’impianto stesso ed il passaggio alla Regione Calabria, soggetto concedente, degli impianti in perfetta efficienza. Sono convinto che un intervento deciso delle Istituzioni a tutti i livelli potranno rimettere in marcia un processo virtuoso che consente di imporre il rispetto delle norme alla Syndial-Eni che porti in tempi brevissimi alla ripresa delle attività produttive attraverso l’individuazione di un soggetto privato secondo le normative comunitarie in materia di trasparenza. I giovani della valle del Neto e del Cirotano ringrazieranno per le prospettive di occupazione che sicuramente si apriranno per loro in caso di successo delle nostre iniziative”.