Dopo essere stato dichiarato lo stato di calamità nella nostra regione, sono stati firmati i decreti dal ministro all’Agricoltura Maurizio Martina con i quali viene riconosciuta l’eccezionalità delle piogge alluvionali verificatesi a Novembre e Dicembre del 2013, in Calabria e, come si ricorderà nella provincia di Crotone e a Cirò Marina e il suo hinterland, per quel che ci riguarda più da vicino (Guarda le foto). A comunicarlo era stato lo stesso ministero che nei provvedimenti approvati dove individuavano le zone che avrebbero dovuto beneficiare dei fondi per rimettere in sicurezza le aree colpite dalle alluvioni. Ad avere la priorità saranno gli agricoltori e gli enti gestori delle infrastrutture a servizio delle imprese agricole, in particolare quelle delle province di Catanzaro, Cosenza e Crotone.
Il comparto agricolo e non solo, potrà così accedere ai contributi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale, da destinare al ripristino delle infrastrutture pubbliche, delle strutture aziendali e alla ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. A suo tempo lo stesso Sindaco Roberto Siciliani, unitamente a tutta l’Amministrazione, si era attivato per sanare e recuperare il possibile e chiedere nell’immediato l’intervento dello stato. Con decreto del 30 giugno scorso da poco pubblicato, si legge che sono stati assegnati circa 100 milioni di euro per diverse provincie, fra le quali quella di Crotone e i suoi comuni interessati, Cirò Marina compresa. Ora bisognerà attendere, che la stessa regione Calabria effettui la ripartizione, per poi verificare quale dovrà essere l’iter da seguire per fare sì che le somme arrivino agli Enti, per i danni pubblici, ma anche per i privati: agricoltori, imprenditori, commercianti, aziende e privati cittadini. Conoscendo le lungaggini della macchina burocratica, si spera che questa ripartizione avvenga il più velocemente possibile. Le elezioni regionali incombono e pertanto, nell’immediato, i privati, gli operatori economici e quanti hanno subito danni reali economici alla propria impresa, probabilmente, dovranno sicuramente attendere.