Dopo il violento terremoto che ha devastato il Centro Italia (leggi articolo), provocando decine tra morti e feriti, si continua a scavare. Ecco cosa si può fare per dare una mano.
RACCOLTA FONDI – Per sostenere le popolazioni, la Protezione civile ha attivato un numero sia per sms sia per le telefonate (45500). E’ possibile donare attraverso l’IBAN: IT40F0623003204000030631681 utilizzando la causale “Terremoto Centro Italia”. La CRI, ha inoltre, ha attivato il numero telefonico 06 5510 dedicato al servizio donazioni.
EVITARE VOLONTARIATO SPONTANEO – E’ l’invito di Carlo Rosa, responsabile Protezione Civile del Lazio. “Ci sono migliaia di volontari che fanno capo alle tante organizzazioni sul territorio. E in questo momento tutte sono coordinate dalla protezione civile. Quello che bisogna evitare è di mettersi in moto da soli, spontaneamente” ha detto.
IN CASO DI TERREMOTO – La Croce Rossa ha pubblicato un vademecum su cosa fare in caso di terremoto. Tra le indicazioni per chi è al chiuso si raccomanda di cercare riparo e non precipitarsi sulle scale o in ascensore, mentre chi è all’aperto deve recarsi nelle zone di raccolta evitando di usare il telefono e l’automobile.
AIUTO DALLA CALABRIA – Le Associazioni di Volontariato ed i Gruppi comunali di Protezione Civile che volessero mettersi a disposizione per l’emergenza terremoto che ha colpito il Centro Italia possono comunicarlo al numero verde della Sala Operativa Regionale della Protezione Civile della Calabria 800222211 (attiva in h24 7 giorni su 7), oppure scrivendo una pec all’indirizzo volontariatoprotciv@pec.regione.calabria.it.
DONAZIONI ALIMENTI E ABBIGLIAMENTO – Allo stesso numero può essere comunicata la volontà di mettere a disposizione le proprie capacità professionali, di donare derrate alimentari (esclusivamente a lunga scadenza) ed altri generi di prima necessità (coperte, abbigliamento e biancheria nuova, prodotti per l’igiene personale, ecc.) da parte Associazioni, Enti, Attività commerciali, cittadini ecc., per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto. La Protezione Civile regionale mette a disposizione le proprie strutture per il coordinamento delle attività professionali e lo stoccaggio degli aiuti in attesa, di concerto con il dipartimento nazionale, dell’invio sul posto.