L’evento calamitoso dei giorni 20 e 25 novembre 2018 abbattutosi sulla città di Crotone, provocando enormi danni a diverse aziende, non si poteva evitare: il preavviso dei danni che un evento atmosferico può provocare nel luogo dove si manifesta non esiste. Ciò che, invece, si deve evitare è la beffa per il mancato riconoscimento dei danni subiti dagli imprenditori (cifra quantificata 12.000.000 di euro) da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione civile. In quel di Roma i danni subiti dalle imprese non sono stati riconosciuti come eventi calamitosi coperti dal decreto legislativo numero 1 del 2 gennaio 2019.
Di fronte a tale decisione governativa gli imprenditori non intendono ingoiare “l’amaro” del non riconoscimento dei danni subiti.
Questa mattina, 25 marzo, presso la Sala Consigliare del comune di Crotone con il Sindaco Ugo Pugliese, presenti la consigliera regionale di “Calabria in Rete” Flora Sculco, gli assessori Sabrina Gentile (attività produttive) e Leo Pedace (Protezione civile) si sono incontrati gli imprenditori interessati all’evento calamitoso.
Tra gli imprenditori presenti il direttore della Metal Carpenteria Sergio Torromino, Francesco Graziani, il Vice presidente Confcommercio Salvatore Perri, il responsabile della Feminpresa Domenico Arilli e il presidente di Confindustria Michele Lucente.
“Forse – hanno dichiarato gli imprenditori – l’essere intervenuti immediatamente per rimettere in sesto le nostre aziende colpite e riavviare l’attività senza aspettare le lungaggini burocratiche ha convinto il Governo a mettere in essere il mancato riconoscimento dell’evento calamitoso”. Per il Sindaco Pugliese non è più il tempo delle divisioni politiche, occorre fare fronte comune alla luce di quanto accaduto. Crotone è da troppo tempo isolato da parte del Governo Nazionale ed occorre difenderlo anche in questa occasione per non aggravare ulteriormente la crisi economica. Imprenditori e Amministratori locali hanno condiviso di redigere un documento unico nel quale: amministratori e rappresentanti di categoria presentino al Ministero dello sviluppo Economico, al Ministero dell’Economia e Finanza e al Ministero del Sud, le conseguenze subite dalle imprese del crotonese a seguito degli eventi del 20 e 25 novembre.
Ai vari ministeri si chiederà una moratoria per almeno tre anni sulle imposte del Governo centrale; agevolazioni fiscali in termini di esenzione d’imposta o crediti di imposta per investimenti destinati alla ristrutturazione aziendale. Sgravi contributivi sui lavoratori, ed accesso ad un fondo di garanzia per finanziamenti destinati alla ristrutturazione aziendale e comunque garantito dalla Regione. Inoltre è stato deciso dagli imprenditori e amministratori che in caso di un Consiglio dei Ministri in Calabria sarebbe opportuno che si inserisse sull’agenda di Governo anche la problematica che investe gli imprenditori del crotonese.