La Guardia di Finanza di Andria ha eseguito nella mattinata di oggi 16 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, tra cui imprenditori pugliesi e calabresi, accusate a vario titolo di aver orchestrato 3 associazioni a delinquere dedite alla commercializzazione di olio contaminato e di scarsa qualità, spacciato come biologico e made in Italy. La Procura della Repubblica di Trani ha ordinato, nel quadro dell’indagine, il sequestro di ben 15 imprese, ritenute coinvolte in un business illegale da 30 milioni di euro. Apposti i sigilli a 400 tonnellate di prodotto, proveniente dalla Spagna, miscelato con grassi di diversa natura. Il sospetto degli inquirenti è che le impurità riscontrate possano derivare anche dall’utilizzo di oli esausti utilizzati sul mercato della ristorazione. Alcune delle aziende sotto inchiesta, secondo il procuratore tranese Carlo Maria Capristo e il pubblico ministero Antonio Savasta, avrebbero fornito alle ditte che commercializzavano il liquido adulterato false fatture attestanti falsi approvvigionamenti di olio extravergine di oliva prodotto in Italia.
Senza alcun dubbio, dobbiamo essere attenti quello che compriamo. E ‘un peccato che queste cose accadono.