
“Nominare un nuovo membro della giunta comunale senza consultare il partito di maggioranza. A Isola di Capo Rizzuto, ormai, accade anche questo. Nonostante il Pd rappresenti la forza centrale del governo cittadino e sia ampiamente rappresentato in consiglio comunale, si ritrova ancora una volta escluso dalle decisioni che il Sindaco Girasole prende in forma autoritaria e in totale assenza di dialogo e concertazione. Un atteggiamento che mina seriamente l’agibilità politica e democratica del nostro territorio,verso il quale abbiamo provato a porre rimedio. La nomina di Enzo Pascuzzi ad assessore comunale ci ha lasciati interdetti, non certo per la persona su cui la scelta del sindaco è ricaduta; nulla da eccepire, infatti, sull’uomo designato (persona perbene e di gran senso civico), quanto sulla forma e sulle modalità con cui questa scelta è stata pensata e attuata. Il Pd non è stato interpellato sulla questione, nessuna discussione è stata consumata per la designazione di Pascuzzi, esattamente come avvenne circa 2 anni e mezzo fa con la scelta del Presidente del Consiglio e successivamente con molte altre scelte effettuate dal sindaco.
L’imposizione e il fare autoritario che stanno caratterizzando il mandato politico di Carolina Girasole non ci appartengono nella maniera più assoluta, ed e’ per questo che ci ritroviamo oggi a prendere le distanze dalla scelta politica del sindaco e dal suo modo di intendere la politica. Riteniamo che oggi la politica Isolana abbia bisogno più che mai di un confronto vero sui temi e i problemi, che si traduca in azioni concrete per il bene del nostro territorio. Siamo convinti che Isola non abbia bisogno di despoti che impartiscano ordini o indichino fantomatiche “strade giuste”,riteniamo infatti che solo attraverso il confronto serio e schietto, il senso di responsabilità e il buon senso, si possa riuscire ad amministrare un paese come Isola. Finalmente nei prossimi giorni celebreremo il congresso cittadino del PD durante il quale saranno decisi e condivisi i nuovi assetti democratici e rappresentativi del partito. Da lì il Pd vuole ripartire per dare nuova linfa alla politica locale, con la speranza concreta di un vero cambiamento”.