L’interessamento da parte della multi nazionale americana, circa la fattibilità dell’acquisto e trasformazione dello stabilimento della Syndial, non troverà impreparato il sindaco, Roberto Siciliani e l’amministrazione Comunale della città. Lo stesso Roberto Siciliani infatti, sentito in merito, ci dichiara, che “una decisione così importante e complessa per le implicazioni ambientali e paesaggistiche, oltre che socio economiche che comporterebbe, sarà affrontata con il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche della città e non solo, delle associazioni, ma soprattutto dei cittadini locali e del comprensorio.” Non esclude, in ultima ipotesi, sempre se saranno garantite tutte le assicurazioni del caso, di chiamare ad esprimersi gli stessi cittadini con un referendum. Questo perché, continua il Sindaco, il problema ambientale e dell’ecosistema del territorio, oramai sono una questione inderogabile e che non può essere lasciata, dal punto di vista delle determinazioni a una parte politica, ma deve essere una decisione corresponsabile e soprattutto atta a tutelare e salvaguardare il grande patrimonio della nostra pineta, del nostro mare, ma anche apportare significativi vantaggi complessivi, per la nostra città e per i cittadini.
Le assicurazioni circa le assenze di danni all’ambiente, sono state spiegate in modo esaustivo, ma prima di abbracciare questa nuova opportunità, si vorranno verificare e percorrere tutte le strade tecniche e scientifiche atte a dimostrare che tale scelta, sia effettivamente la migliore. Molti anni fa, erano gli anni 60/70, ci fu un deciso scontro fra le diverse forze politiche dell’epoca. Una parte favorevole e utilizzare la zona della Syndial per insediamenti turistici, l’altra puntava all’industrializzazione. Arrivò la Montecatini, che inizialmente sembrava il sogno…a distanza di anni, è sotto gli occhi di tutti i danni che questa scelta ha prodotto. Sarebbe quindi auspicabile una valutazione complessiva delle prospettive, ricordandosi tutti che Cirò Marina è e dovrebbe essere sviluppata essenzialmente su tre direttive: turismo, mare e viticoltura, con la sua produzione enologica. La questione Syndial quindi deve necessariamente essere affrontato e risolto, una volta per tutte e se questo cambiamento, porterà nuova ricchezza economica ad impatto zero, ben venga.
Un plauso ad un Sindaco che finalmente ragiona e che non innalza la bandiera del fantomatico lavoro per scopi elettoralistici…. E’tanto lapalissiano lo svantaggio che arrecherebbe un ulteriore insediamento industriale che il referendum potrebbe anche non essere indetto.
Guardate la fine che ha fatto Crotone, massacrata per anni da ogni sorta di veleni e, in tempi recentissimi, l’Ilva di Taranto, generatrice di morte.
Mi auguro che quel tubo monstre, che per anni ha deturpato un posto di rara bellezza,possa scomparire a beneficio di qualcosa di più bello e meno pericoloso…. la nostra spiaggia con la piantumazione di altri alberi.
Impediamo l’arrivo di questi mercanti di morte che si arricchiranno e poi se ne andranno, insalutati ospiti, solamente per una manciata di posti di lavoro….
Non avete pane e cercate il salame.L’idea del Sindaco è geniale. Il turismo porta risorse per il paese. Creerebbe lavoro e benessere. Il nostro mare
è più bello dei Caraibi. Roberto, insisti. Finalmente una idea intelligente!
Perchè non smantellate la fabbrica, bonificate il territorio e costruite un bel parco divertimenti?