La terza giornata del Magna Graecia Film Festival School in the City ha visto in programma la proiezione al cinema Comunale di “Acciaio” di Stefano Mordini, tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Avallone, che racconta la storia di un’amicizia tra due quattordicenni di periferia che vivono la loro ultima estate di innocenza prima del liceo: «Ho voluto raccontare in modo non convenzionale – ha spiegato Mordini ai ragazzi presenti in sala – le dinamiche personali di due ragazzine considerate “sbagliate” che trovano la soluzione giusta. La storia è il paradigma dell’incomunicabilità dei giorni nostri che ho inteso affrontare attraverso un tipo di cinema che non deve piacere per forza, sondando strade non rassicuranti e molto rischiose». Durante l’incontro con i giovani – ai quali Mordini, forte della sua esperienza nel campo del documentario, ha raccontato l’esperienza sul set insieme a due giovani interpreti esordienti – si è discusso anche dell’importanza del cinema come linguaggio che la scuola può e deve promuovere per conquistare maggiormente l’attenzione dei giovani affrontando argomenti di grande attualità. L’occasione è stata utile anche per raccontare il percorso di trasposizione del romanzo sul grande schermo attraverso le diverse fasi di lavorazione sul set, dalla scelta delle location ai giorni di ripresa, passando per la post-produzione ed i tortuosi canali di distribuzione: «Fare cinema oggi è una sfida che assomiglia molto a quella di Don Chisciotte – ha detto – nella ricerca dell’opportunità di esprimere le proprie idee e creare dibattito. A fare la differenza oggi è il senso critico che consente di condividere messaggi importanti e guardare meglio il bello ed il brutto che si nasconde dietro ogni cosa».