Dopo il “no” dell’associazione IndipendenteMente, arriva il “no” di 360 Cirò Marina al fitto della Pineta. L’associazione interviene in merito al consiglio comunale che sabato 23 febbraio ha votato ed approvato l’inserimento della pineta comunale nell’elenco dei beni patrimoniali alienabili. “Non entriamo nel merito dell’atto e non vogliamo discuterne i contenuti specifici ma riscontriamo come questa operazione, considerata in maniera superficiale un atto tecnico dovuto, sia invece, eticamente e moralmente una mannaia per le vane speranze di un popolo. Come spieghiamo loro che a fronte di un debito in milioni di euro nemmeno quantificabili e di sprechi inauditi che per ripianare c’è bisogno di mettere in ballo la Pineta stessa. Oltre al danno la beffa. A morire è la speranza. Continua la nota di 360 – Del tutto inadeguato è stata anche la modalità in cui è stato messo in atto il consiglio che ha deliberato il provvedimento, di sabato mattina, a ridosso delle elezioni nazionali e quindi lontano dalle luci dei riflettori. Con tutto il rispetto che portiamo per le istituzioni del nostro paese riteniamo sia giusto in situazioni del genere sentire il popolo, la gente, le persone, molte delle quali ancora ignorano il provvedimento, oltre che i componenti che compongono questa maggioranza. Aspettiamo ovviamente l’assise civica che dovrebbe almeno in questo garantire la partecipazione.
Non vogliamo fare semplicemente propaganda ma evidenziamo magari la possibilità di come in maniera diversa possiamo ricavare dei frutti col giusto impiego della risorse che la pineta offre. Prendiamo esempio magari delle regioni come Sardegna, Toscana, Puglia, che impiegano i loro boschi sfruttandoli per la raccolta di legname, pinoli, resina e corteccia. Sappiamo come già in passato se ne era parlato anche da noi. Un intervento di selvicoltura, la raccolta dei pinoli, impiegati come aromatizzanti in pasticceria e nelle cucine regionali, la vendita delle pigne considerata un combustibile naturale ed utilizzata nelle stufe a pellet, come in fine la resina e gli aghi dei pini che hanno una funzione, meno nota, nel mercato dei cosmetici e dei prodotti di erboristeria. Facciamo intervenire degli esperti e proviamoci almeno. Infine noi giovani di TrecentoSessanta abbiamo girato in lungo ed in largo la pineta e come ci si aspettava abbiamo riscontrato purtroppo una serie di “spiacevoli inconvenienti” e ne abbiamo fatto un piccolo foto book in cui si evidenziano recinzioni con eternit, tantissimi alberi tagliati chiaramente di recente che evidenziano parti di pineta praticamente disboscati, calcinacci che ostruiscono i passaggi, un area picnic all’abbandono, oltre che una selva di immondizia. Con questo – conclude la nota – vogliamo semplicemente incentivare un opera di salvaguardia di maggiore sostanza e vogliamo fare un forte appello alle organizzazioni, soprattutto giovani che “stanno dalla parte del verde” e della tutela soprattutto di unirsi al nostro fianco per rendere il silenzio in cui soffre la pineta in un urlo roboante”.
e’ un vero peccato non poter usufruire nel futuro
di un bene come la bellissima pineta anche se in
parte deturpata dai vandali
TrecentoSessanta un piccolo risultato lo ha già raggiunto. Il nostro messaggio è stato accolto! PD, UDC E PDL stanno realizzando una iniziativa insieme per dire la loro e l’Amministrazione comunale ha deciso di indire un consiglio comunale aperto. Come si suol dire meglio tardi che mai. Noi vogliamo far riflettere come sia importante da parte delle associazioni e della gente farsi sentire e prendere parte PERCHÉ TUTTO NON RESTI NELLE STANZE CHIUSE DEL POTERE ma avvenga alla luce del sole
Difficile aggiungere parole alla fotografia della realtà, una realtà peraltro ben nota e purtroppo in qualche modo metabolizzata o sopportata. Un vero peccato, e un crimine verso tutto e tutti. Queste foto sono solo il sunto del degrado cui si è giunti, mancano le ruggini e gli sversamenti in mare, le vasche da bagno usate come abbeveratoi, le carcasse di automobili per ‘arrazzàr i vurivìn’, e mancano soprattutto le voci di tanti che dicono di amare il proprio paese e non spendono nemmeno una parola per difenderlo.
Grazie.
I partiti politici hanno l’obbligo morale e istituzionale di intervenire in merito secondo la loro libera opinione In questo caso il “silenzio sarebbe assordante” ed imperdonabile. Condanneremo assolutamente loro se tutto ciò passasse inerme dalle loro sedi e dal loro dire e fare politico! Non possono lasciare che siano solo le associazioni ad esprimersi e manifestare. La gente non lo perdonerebbe. Noi non potevamo esimerci nel dire la nostra e la cittadinanza sfrutti un qualsiasi modo per farsi sentire anch’essa! La nostra vuole essere comunque PROPOSTA, come dice bene l’articolo, e non semplice denuncia!
Ma fittarla per fare cosa? Non si capisce bene: per fare discoteche giganti che certo non mancano o battute di caccia al cinghiale?
Dopo questo coro di no, caro Sindaco, ascolta la tua gente, quella che ti ha dato il voto e quella non. Si faccia un referendum rispettando poi il responso dei più. Sarebbe veramente un bell’esempio di democrazia con la D maiuscola.
Ma i partiti stanno in silenzio?Dove e’ la politica??????Solo le associazioni dico No?Anche noi cittadini dovremmo ribellarci, prendiamo le firme,facciamo qualcosa.Questo e’ un sopruso bello e buono.
Bisognerebbe chiedersi se è sopruso o nepotismo.
Perchè un bene comune deve essere fittato? Un bene pubblico è accessibile a chiunque, un bene privato invece no.
Domanda: a chi fa comodo avere in fitto la pineta?
Gli interessati hanno avuto tutti la stessa chance?
Il sindaco ha reso noto la sua intenzione?
Mi auguro che i giovani cirotani si mobilitano e insieme a loro i cittadini.
Oggi durante un servizio di polizia ambientale ho notato che una parte della pineta e gia chiusa con una sbarra metallica e dotata di apposito lucchetto, ancora si dice che stanno trovando l’accorrdo per il fitto mentre in realtà è stata già ben delimitata ed assicurata ai prossimi ospite del campeggio
Molti cittadini dicono NO a questa forma di “guadagno” del comune per ripagare i debiti, ci sono altre fonti da cui reperire denaro per le casse comunali, questo sicuramente è alla fine dell’elenco. Ma la mia domanda è un’altra: in tutto questo l’Opposizione dov’è? cioè credo che in questi casi la voce dei vari Parrilla, Russo, Carluccio e ancora Spataro e Malena deve essere un URLO e un GRIDO verso coloro i quali stanno facendo queste scelte sbagliate per la comunità, far sapere alla gente, tramite comunicati, lettere e note cosa sta accadendo veramente dentro il Comune e soprattutto cosa c’è sotto.